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L'inchiesta

“I dipendenti? Li paghiamo con l’assicurazione delle seggiovie” fotogallery

La conversazione tra due sindaci della Valbrembana il giorno dopo l'assemblea in Comunità Montana dell'8 agosto 2016, quando c'era da votare lo sblocco dei 750mila euro di fondi Bim da destinare al Comune di Foppolo

Era la sera dell’8 agosto 2016 e nella sede della Comunità montana Valbrembana si era appena conclusa un’assemblea a dir poco rovente. I sindaci della valle si erano riuniti per votare lo sblocco dei 750mila euro provenienti dal Bim, che insieme ai circa 2 milioni raccolti tra i privati e i 2 milioni e mezzo circa di Regione Lombardia sarebbero serviti ad installare in tempo record la cabinovia a Foppolo.

L’imperativo? Salvare la stagione invernale del comprensorio sciistico dell’alta valle dopo l’incendio doloso alle seggiovie Quarta Baita e Montebello, andate in fumo un mese prima, la notte tra il 7 e l’8 luglio.

Le fiamme avevano messo a repentaglio non solo il futuro del comprensorio di Foppolo, Carona e Valleve (ovvero di Brembo Super Ski), ma anche di tutta una valle che gode dell’indotto del comparto neve.

Nonostante le differenti prese di posizione, la delibera passa: 20 i voti favorevoli su 37. Decisivi quelli dei primi cittadini leghisti e del centrodestra. Sette gli assenti, 9 quelli che hanno lasciato l’aula in segno di protesta. Astenuto dal voto il commissario prefettizio di Carona, Andrea Iannotta.

In programma, durante la serata, c’era anche il voto per la creazione di un consorzio per la gestione dei soldi destinati agli impianti, di cui avrebbero fatto parte tutti i sindaci al fine di evitare che il denaro fosse gestito da Brembo Super Ski, azienda che già prima del rogo barcollava sull’orlo del fallimento (circa 14 milioni di euro il passivo stando al bilancio 2015) e che lo scorso 3 febbraio ha chiesto di portare i libri in tribunale dopo che lo studio legale incaricato ha comunicato l’impossibilità di arrivare al piano per la ristrutturazione del debito.

Tra i sindaci che più degli altri avevano contestato la delibera quelli di Averara, Bracca, Dossena, Isola di Fondra, Moio de’ Calvi, Roncobello, San Giovanni Bianco e Ubiale di Clanezzo.

E pure Valnegra, paesino di circa 200 anime che fa capo al sindaco Virna Facheris (del Partito Democratico). Quella sera, il sindaco è tra i 9 che abbandonano la sala della Comunità Montana a causa del disappunto per i fondi Bim dirottati su Foppolo, con tutti gli interrogativi del caso e un’inchiesta aperta dalla Procura di Bergamo (allora solo per incendio doloso, oggi anche per turbativa d’asta) che vede attualmente iscritti nel registro del pm Gianluigi Dettori 6 indagati, tra i quali anche i ‘colleghi’ di Foppolo, Giuseppe Berera, e di Valleve, Santo Cattaneo. Secondo gli inquirenti, il rogo e l’assegnazione dei lavori per la telecabina potrebbero fare parte di un unico piano studiato a tavolino.

Tornando alla fatidica sera dell’8 agosto, è la prima volta che il sindaco Facheris vota a sfavore in Comunità Montana. E il giorno seguente quella riunione, alle ore 8 del mattino, viene contattata da uno degli amministratori che invece, per quella delibera, hanno messo nero su bianco il loro ‘sì’.

Questa, concessa a Bergamonews, è una conversazione via chat tra i due sindaci del 9 agosto 2016

X: Sei stata richiamata dalla segreteria?

V.F.: No! Ho ascoltato quesiti di cittadini vallari, ho fatto alcune riflessioni solitarie e sono giunta ad una decisione! Foppolo da solo non mi fido. A mio avviso avrei dato tutto ai comprensori sciistici con controllo fuori dalle mani dei vecchi compari. Chi pagherà i dipendenti che nutrono ancora debiti per la scorsa stagione? E poi l’uscita di Foppolo ancora non sappiamo se ripristinare gli impianti bruciati o mettere in piedi la cabinovia. (…) la popolazione non è stupida ed io mi sento responsabile! Un abbraccio.

X: Mai pensato il contrario. Condivido anch’io che su ci sia un pasticcio solo che ingessare il tutto oggi con un consorzio vuol dire abbandonare la stagione sciistica in corso. Io ieri ho proposto di astenerci sull’emendamento vostro e vi avrei messo una croce massacrante addosso tenuto conto che sarebbe caduta su di voi la responsabilità politica della cosa. Detto questo credo che un’attività di controllo serva.

V.F.: Ma tu pensi che si riesca a fare il ripristino entro inizio stagione?

X: Il ripristino sì! La cabinovia al 99% no.

V.F.: Ma poi i dipendenti come verranno pagati? Se noi diamo tutti quei soldi a Foppolo e la stagione va a rotoli, che si fa? Abbiamo buttato un sacco di soldi in un pozzo nero…

X: Alt i dipendenti sono di Brembo Ski, i soldi noi li diamo a Foppolo. I dipendenti verranno pagati con il risarcimento danni della seggiovia.

V.F.: Foppolo deve essere controllato!!!

 

QUI SOTTO GLI SCREENSHOT DELLA CHAT –

 

conversazione a

Conversazione b

conversazione c

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