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Il caso

Prezzi alti e poca offerta: l’allarme verdura non fa sconti nemmeno a Bergamo

Maltempo e temperature rigide stanno incidendo sulla disponibilità e sui prezzi della verdura nei mercati: una situazione definita catastrofica in Gran Bretagna che a Bergamo si fa sentire ma in misura nettamente minore.

In Gran Bretagna è l’argomento del momento: manca la verdura nei supermercati e, quando c’è, la si trova a prezzi folli. Si è data la colpa alla Brexit, ma principalmente assenze e rincari sono legati alle cattive condizioni atmosferiche di questo periodo che stanno incidendo parecchio soprattutto sui raccolti italiani e spagnoli, dai quali attinge tutta l’Europa. Italia compresa.

Le associazioni di categoria italiane denunciano perdite stagionali addirittura tra i 300 milioni e il miliardo di euro, spiegando come l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito le regioni del Sud ha fortemente condizionato la raccolta e di conseguenza le consegne della verdura. La prima ripercussione la si nota sui prezzi, con quotazioni al rialzo che hanno colpito l’intero comparto orticolo. Con gli zucchini, per dirne una, a 6 euro al chilo.

“Al momento anche a Bergamo siamo di fronte a valori superiori alla norma – spiega l’amministratore delegato del Mercato ortofrutticolo cittadino Andrea Chiodi – Sono però considerabili nella norma del periodo. Fondamentalmente le bizze del clima sono la causa principale: il maltempo nelle zone produttive causa una riduzione del prodotto e, per normale legge di mercato, un conseguente aumento dei prezzi al consumo. Altro elemento che incide sul costo è il blocco dei trasporti: in Italia a dire la verità la vicinanza dei luoghi riduce questa problematica, ormai marginale”.

Sul carattere eccezionale dell’evento Andrea Chiodi si tiene alcune riserve: “Solitamente durante la stagione invernale i prezzi aumentano – spiega – C’è da dire, però, che questo è un inverno a cui non eravamo più abituati perchè particolarmente rigido”.

Sulla situazione prettamente bergamasca il quadro appare chiaro: “I produttori locali hanno ridotto l’offerta, oggi contingentata a spinaci e insalata. Anche da noi, a causa di maltempo e temperature rigide, tra i distributori c’è chi ha sospeso l’offerta di alcuni prodotti o hanno mantenuto la vendita con un logico aumento dei prezzi. Per ortaggi e frutta che non possiamo avere non resta che ricorrere all’importazione di altri produttori mediterranei come la Spagna che al momento per esempio controlla produzione dei peperoni, solitamente distribuiti dalla Sicilia”.

In ogni caso le quotazioni nel reparto orticolo stanno rientrando lentamente nella norma.

 

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