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Bergamo

Stadio, ecco il bando di vendita: a fine aprile il nome dell’acquirente

Il Comune di Bergamo ha presentato il bando pubblico per la vendita dell'Atleti Azzurri d'Italia:

Dopo ritardi e rinvii nel pomeriggio di giovedì 9 febbraio il Comune di Bergamo ha presentato il bando pubblico per l’alienazione dello stadio Atleti Azzurri d’Italia: un documento sul quale l’Amministrazione lavorava minuziosamente da mesi, per essere certa di presentare una gara perfetta e inattaccabile.

L’atto, che andrà in consiglio comunale il prossimo 20 febbraio, stabilisce una durata di 60 giorni per il bando: per la fine di aprile, dunque, si saprà il nome del futuro proprietario. Qualora nessun soggetto dovesse presentarsi, lo stadio rimarrà di proprietà del comune di Bergamo.

“All’interno del bando – spiega l’assessore Francesco Valesini – abbiamo messo condizioni stringenti. I partecipanti si dovranno impegnare a investire 25/30 milioni di euro. Abbiamo lavorato su due aspetti: i tempi entro cui il futuro acquirente dovrà depositare il piano attuativo, definiti in 6 mesi con clausole rigide, e realizzare gli interventi di riqualificazione entro 6 anni”.

A luglio la variante al Pgt che confermava di fatto lo stadio in centro città era passata in consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione di massa dell’opposizione: una delibera necessaria per poi passare al piano delle alienazioni e al bando definitivo per la vendita del Comunale.

Per aggiudicarsi la proprietà della struttura ci vorranno almeno 7.826.000 euro: questa, infatti, è la stima fatta la scorsa primavera da Avalon, società specializzata nei servizi del settore immobiliare e delle costruzioni, che fungerà da base d’asta.

Importante tenere in considerazione gli interventi già eseguiti nell’estate del 2015 da parte di Atalanta, rivalutati oggi in 2.260.000 euro: una cifra che verrebbe scalata dal prezzo di acquisto se a vincere il bando dovesse essere la società nerazzurra o che dovrebbe essere rimborsata ai Percassi in caso di vittoria di un soggetto terzo.

La variante che riguarda lo stadio prevede la realizzazione del cosiddetto “terziario sportivo”, circa duemila metri quadrati destinati a commerciale e terziario, mentre altri duemila verranno sfruttati per la ristrutturazione eventuale di spogliatoi e locali interni o per la realizzazione di alcuni spazi come una palestra riscaldate.

Il bando, in ogni caso, vincola il futuro acquirente a mantenere i contratti in essere fino a naturale scadenza: vale sia per Atalanta e AlbinoLeffe (che hanno un accordo fino al 30 giugno 2019) che per le attività commerciali.

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