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Ultimi giorni per scegliere la scuola superiore: i consigli per non sbagliare

Per chi esce dalle scuole medie l'unica domanda che li accompagna è come scegliere la scuola superiore. Dal sito Skuola.net ecco alcuni consigli per orientarsi

Ultimi giorni per scegliere la scuola superiore anche per i ragazzi bergamaschi. Per chi esce dalle scuole medie l’unica domanda che li accompagna è come scegliere la scuola superiore. La scelta dell’istituto superiore da frequentare è una delle più difficili da affrontare a questa età. Non sempre si hanno già le idee chiare su quello che si vorrebbe fare da grandi e con la riforma di riordino delle scuole superiori è ancor più facile entrare in confusione. Ma per riuscire a prendere una decisione consapevole su quale scuola superiore scegliere ecco alcuni consigli utili per orientarsi nella scelta della scuola superiore. Dal sito Skuola.net ecco alcuni consigli per orientarsi:

1. Assecondare i propri interessi e abilità: nella vita, come ben sai, riusciamo a fare bene le cose che amiamo e per le quali siamo portati. Perciò la scelta dell’indirizzo di studio non può non tenere conto di questo fattore: evita gli indirizzi nei quali ci sono troppe materie a te indigeste! Rischi di passare cinque anni orribili, dove allo studio di materie sgradevoli si affiancherà il rischio concreto di scarsi risultati.

Ricorda, inoltre, che i test attitudinali di orientamento, ovvero i test per scegliere la scuola superiore sono sicuramente uno strumento importante per decidere, ma non sono un oracolo. Sei sempre tu l’autore della scelta, perché si tratta della tua vita.
Infatti, se nei tuoi sogni c’è una professione che richiede espressamente quel tipo di scuola, non devi mollare. Ma tieni in conto che inseguire i sogni richiede sacrifici, perciò preparati a farne. Se il sogno è tale, sicuramente il gioco vale la candela.

2. Liceo, non è un obbligo: negli ultimi anni si sta diffondo la liceo-mania. Sembra quasi che tutti debbano andare o al classico o allo scientifico, perché altrimenti nella vita non si è nessuno. Nulla di più sbagliato: un istituto tecnico o professionale ben fatto, può aprire molte più strade di un liceo. Il nostro paese è pieno di piccole e medie imprese sempre alla ricerca di manodopera specializzata, e in alcune zone la domanda di lavoro per queste figure professionali è molto alta, come di conseguenza gli stipendi.

Di sicuro è bene sapere che:
a) i licei (classico e scientifico soprattutto) non offrono una specifica preparazione professionale, ma ampliano l’orizzonte culturale e soprattutto insegnano un metodo di studio, fondamentale per riuscire bene nell’università. Per questo motivo è sempre più vera l’equazione liceo=università. Se nella vita non avete voglia di studiare minimo altri 8 anni, è meglio pensare ad altro.

b) gli istituti tecnici e professionali permettono di apprendere un mestiere o una professione ben specifica, quindi ti danno la possibilità dopo 5 anni (3 nel caso professionale) di offrirti con profitto al mercato del lavoro. Lo svantaggio rispetto ad un liceo risiede nel fatto che un istituto professionale o tecnico porta a sviluppare di meno la capacità di studio autonomo, cosa che potrebbe creare qualche problemino qualora si scegliesse di proseguire con l’università. Ma ovviamente questo non preclude la possibilità di uno studente non liceale di ottenere ottimi risultati qualora decidesse di proseguire gli studi. Non devono essere considerati, insomma, come una ruota di scorta, ma come anzi una valida scelta.

3. Uno sguardo al mondo del lavoro: nel valutare quindi l’indirizzo di studio, pensa concretamente a quale lavoro ti piacerebbe fare da grande. Con le scuole superiori comincia un percorso di specializzazione che differenzia gli studenti e li inquadra verso precisi ambiti professionali e lavorativi. Ma soprattutto, anche se è presto, valuta se questo di tipo di professionalità viene richiesta dal mercato di lavoro. Potrebbe trattarsi di una scelta molto lungimirante.

4. Genitori, la parola chiave è dialogo: se la tua scelta è basata su ragionamenti e convinzioni forti, i tuoi genitori non potranno far altro che prenderne atto. Prova a parlare con loro per farti aiutare nello scegliere la scuola superiore da frequentare. Per riuscire in questa impresa, oltre ai nostri consigli, è fondamentale il dialogo: è la sola strada per spiegare le tue ragioni. Sconsigliamo quindi di seguire le tradizioni familiari: se nella tua famiglia tutti sono letterati, non è detto che tu non possa diventare ingegnere. Se non ti senti assolutamente portato per una certa scuola, non la scegliere per accontentare i tuoi genitori (rischi? Vedi punto 1)

5. Amici, non aver paura di trovarne di nuovi: nelle tue valutazioni, non considerare assolutamente quello che fanno i tuoi amici e/o compagni di classe. La conoscenza delle persone può aiutare solo nei primi mesi a rendere il passaggio alla nuova realtà meno duro, dopodiché riuscirai a costruire nuove amicizie. E’ un fattore troppo marginale per influenzare una scelta così importante. Anche perché, pur scegliendo la stessa scuola, il tuo amico/a del cuore potrebbe andare a finire in un’altra classe.

Va bene, ho scelto l’indirizzo. E l’istituto?

Qui è molto più difficile dare delle indicazioni assolute, perché ci sono molte variabili. Ogni scuola, al di là della sua reputazione, può avere sezioni eccellenti o mediocri. Dipende da come i professori vengono assegnati di anno in anno ma anche dagli alunni che poi vanno a comporre le varie classi. Insomma, trovarsi in una buona classe è sicuramente un qualcosa di difficile previsione.

Cosa si può fare, allora? Sicuramente è importante individuare una lista ristretta di istituti ai quali interessarsi. In molti casi la domanda di iscrizione, per via di eccessive richieste, potrebbe essere rifiutata, rendendo necessaria una scelta alternativa.

Per capire se una scuola sia buona, si possono consultare i famosi “POF” (Piani dell’offerta formativa). In questi documenti viene spiegato come è articolata l’offerta formativa che la scuola offre agli alunni ed eventuali extra come attività extra-curriculari, corsi patentino, ecc. Sono sicuramente un buon indice di qualità per valutare.

In più, se è possibile, bisognerebbe riuscire ad instaurare una qualche relazione con alunni e dipendenti che lavorano in quella scuola (prof, bidelli, amministratori, ecc.). Loro solo conoscono bene la situazione interna e sapranno quindi regalarti preziose informazioni. Chiaramente questo è più un compito da 007 Genitori alla ribalta che tuo… Quindi lascia che siano i tuoi a divertirsi in queste inchieste di stampo giornalistico.

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