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Il doppio ex

Atalanta-Cagliari, Bianchi dice Dea: “Può continuare a volare”

Il bomber di Albano Sant'Alessandro è sicuro: "I nerazzurri in questo momento hanno un potenziale pazzesco, batterli è dura per chiunque"

“L’Atalanta? Sta facendo un campionato pazzesco, unico. Complimenti a tutti”.

Parla Rolando Bianchi, il doppio ex della sfida di domenica 5 febbraio quando l’Atalanta tornerà al Comunale per cercare la rivincita sul Cagliari, dopo la netta sconfitta (3-0) dell’andata anche per…colpa della doppietta dell’ex Borriello, oltre al gol di Sau. Ma certo questa è un’altra Atalanta e Bianchi, bergamasco e cresciuto nel settore giovanile di Zingonia (“ho il Vava nel cuore, un allenatore strepitoso”) è ammirato nel vedere le prestazioni dei suoi ex compagni.

Come se lo spiega, Rolando? “Certo questo è un campionato particolare, dopo una partenza da dimenticare, è scattato qualcosa e la squadra sta disputando un campionato eccezionale, sta facendo sfracelli. Come me lo spiego? Beh, ci sono tanti elementi che contribuiscono a creare questo meccanismo così esaltante: una società serissima, un allenatore che ha sempre ottenuto ottimi risultati e giovani di grande valore. Insieme fanno questa Atalanta che continua a volare, ma non mi stupisce vedere questi ragazzi così forti, perché vengono da un settore giovanile che cura i dettagli e sa allevare ragazzi di grande qualità, inoltre è stato fatto un ottimo mercato”.

Quindi il sesto posto non è un caso? “Direi proprio di no, una continuità di risultati come quella che ha infilato l’Atalanta ti consente di creare una mentalità vincente e poi la positività dell’ambiente è fondamentale per costruire una squadra che può sognare l’Europa”.

Come vede i suoi colleghi attaccanti, Gomez, Petagna… “Gomez è fortissimo, ha qualità uniche, potrebbe giocare in una delle squadre top. Petagna è un grande, sta crescendo e sta facendo giocate straordinarie. Come ha potuto trasformarsi così dalla B? Ma in B giocava anche poco e poi lui è giovane, ha fisico e un futuro che è tutto dalla sua parte: a 21 anni uno che riesce a conquistarsi il posto in A nonostante la concorrenza di Pinilla e Paloschi è un grande. E comunque Alberto secondo me avrà ancora le sue opportunità per ritrovarsi e fare gol come sa”.

Quindi secondo lei ha fatto bene a rimanere, Paloschi? “Io dico di sì, cambiare a gennaio non è mai facile, è sempre un punto di domanda, poi tutti gli vogliono bene, è un ragazzo molto positivo, nello spogliatoio fa gruppo e anche in campo sono convinto che dimostrerà le sue qualità. Lo conosco bene, non solo lui”.

Cioè? “Conosco Spinazzola, non solo perché l’ho avuto come compagno a Perugia, ma a Bergamo gli avevo detto che in due anni sarebbe arrivato alla Nazionale. Lui ha corsa e grandi qualità, sa fare tutta la fascia come pochi. Mi ricorda un po’ gli Zenoni”.

Ecco, è stato fatto anche il paragone tra questa Atalanta e quella di Vavassori, che lei conosce bene: “L’Atalanta del Vava giocava col 4-4-2, puntava molto sulle corsie esterne e sulle sovrapposizioni. Questa gioca con la difesa a tre, è molto offensiva, punta a rubare palla sulla trequarti avversaria e quando lo fai lì per gli avversari son dolori. Sono due modi diversi ma spettacolari di fare calcio, una sinfonia di gioco e di movimenti. Poi per me il Vava è strepitoso, ce ne sono pochi allenatori come lui”.

Questo Cagliari, certo diverso da quello in cui ha giocato lei più di dieci anni fa, che impressione le fa? “Sta facendo il suo campionato, tranquillo, ormai i giochi per la retrocessione secondo me sono già fatti. E’ una squadra che ha faticato un po’ nella fase difensiva, prendeva parecchi gol, però funziona bene nella fase offensiva dove ha giocatori come Borriello che possono sempre colpire. Una squadra da temere”.

E’ anche migliorata fuori casa, con Milan e Roma il Cagliari ha perso di misura, 1-0. “Sì, però giocare contro questa Atalanta non è semplice per nessuno: l’Atalanta ha un potenziale pazzesco”.

Non crede che questa classifica possa anche… pesare, cioè creare una responsabilità eccessiva sui giocatori? “Penso proprio di no, anzi è bello quando si può giocare con serenità e non bisogna vincere per forza; è la situazione migliore per esprimersi. L’Atalanta può continuare a farci sognare”.

E in bocca al lupo a Rolando Bianchi, ora in attesa di sistemazione dopo aver rescisso il contratto col Perugia: l’aspettiamo al Comunale per vedere e applaudire la “sua” Atalanta.

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