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Febbre da gioco

Lotto, assente da 255 estrazioni il 53 fa impazzire i bergamaschi

Sul 53 qualcuno è arrivato a giocarsi anche duemila euro, parola di tabaccaio.

Febbriciattola, è quello che accusano i bergamaschi per il 53: numero ritardatario del Lotto sulla ruota Nazionale.

La febbre vera e propria, se c’è stata, se n’è andata qualche mese fa. Adesso, dopo la bellezza di 255 turni di assenza dal tabellone, i brividi li provano solo coloro che si ostinano (e ce ne sono ancora), imperterriti, a giocarsi lo stipendio o la pensione sul quel singolo numero.

Sul 53 qualcuno è arrivato a giocarsi anche due mila euro, parola di tabaccaio. Nella zona di via Baschenis un uomo, all’apparenza dimesso e senza risorse, ogni settimana è solito entrare nelle ricevitorie che si trovano nella zona, togliersi dalla giacca una busta di plastica con mazzette di banconote legate con degli elastici e giocare più di una schedina di taglio diverso, fino ad arrivare a duemila euro.

Lotto

Nessuna passione maniacale, piuttosto una sorta di appuntamento con la fortuna o un rito, verrebbe da pensare perché anche a Bergamo il ritardatario trova terreno fertile tra chi lo punta come se giocasse in Borsa, con una serie di tabelle numeriche, e chi lo sfida in una resistenza più psicologica che economica. Anche in una ricevitoria di Ponte San Pietro è accaduta la stessa cosa. In questo caso, però, si tratta di una signora molto più sbrigativa e pragmatica che senza tante cerimonie si è giocata duemila euro sul 53 Nazionale. Stando ai tabaccai, nella bergamasca la corsa al 53 si è arrestata. Continuano, tuttavia, ad esserci giocate importanti: duecentro/trecento euro solo sul ritardatario.

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Simpatico il proprietario della ricevitoria di via XX settembre, in centro a Bergamo, che scoraggia i giocatori dal puntare sul 53 perché quel numero non c’è più, la pallina l’ha ritirata lui. Ci spiega che il numero secco viene pagato 10,89 volte e ogni volta gli scommettitori alzano la posta per rifarsi della perdita precedente. Di qui l’azzardo. Nel nostro giro per le ricevitorie bergamasche abbiamo sentito anche giocatori spazientiti che ipotizzano eventuali brogli. C’è anche chi parla di una truffa dello Stato ma è tutto da dimostrare.

Accuse che vengono rivolte più per scacciare la sfortuna di un numero che non ne vuole sapere di essere estratto che per altro. Filippo, proprietario del bar Mirò a Mozzo ci spiega che non si gioca più il 53 da solo, ma lo si abbina ad altri numeri. La febbre per il 53 è calata quando è stata superato la soglia delle cento estrazioni. Ci racconta di un altro ritardatario, ancora il 53 ma sulla ruota di Venezia.
Quando è uscito il 9 febbraio 2005 il Lotto ha pagato vincite per 513 milioni di euro.

Lo salutiamo, lo ringraziamo e dalla tasca togliamo due euro. Uno per pagare il caffè l’altro lo giochiamo: “53 sulla ruota Nazionale”.

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