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La presentazione

Battere la Lazio per continuare a sognare: a Roma l’Atalanta ritrova Caldara

Il difensore, ceduto alla Juve ma rimasto a Bergamo in prestito, torna titolare in campionato per il big-match dal profumo d'Europa in scena alle 15 all'Olimpico

Con la partita in programma oggi alle 15 all’Olimpico di Roma contro la Lazio, parte il girone di ritorno del campionato di serie A. La Dea non può più nascondersi, nel senso che dopo un girone d’andata chiuso a 35 punti (record storico) e lo spumeggiante gioco espresso finora, tutti gli avversari hanno perfettamente capito che la nostra formazione non è una meteora che si trova per caso a vagare al sesto posto della classifica, ma è una realtà concreta di questa stagione.

Ad ulteriore riprova di quanto detto, oltre alla splendida prova della scorsa settimana a Verona, abbiamo ancora negli occhi la gara di mercoledi in Coppa Italia con la Juve nella quale un’Atalanta che sembrava morta dopo il primo tempo, ha giocato invece una ripresa da grande squadra, tanto che i campioni d’Italia hanno chiuso il match in difesa, impauriti dal forcing nerazzurro verso il possibile pareggio che avrebbe portato la partita ai tempi supplementari. Così non è stato, ma i nostri hanno ancora una volta dimostrato di esserci, eccome.

Tornando al match di domenica, la Lazio è attualmente quarta in graduatoria con 37 punti, due in più degli uomini di Gasperini, avendo vinto lo stesso numero di partite (11) ma avendone perse due di meno (quattro contro sei). In termini di gol fatti e subiti la situazione è molto simile visto che i biancocelesti ne hanno realizzati 33 (contro i 31 nerazzurri) e ne hanno subiti 21 (contro i 22 della Dea).

La squadra di mister Inzaghi sta disputando un gran bel campionato e ha costruito soprattutto tra le mura amiche il proprio bottino di punti, tanto che, se si eccettua il derby con la Roma (perso 0 a 2) che potrebbe essere definito in realtà casalingo per entrambe, ha perso una sola altra partita in casa, ossia quella della seconda giornata con la capolista Juve per 0-1.

A metà del cammino, viene quasi da ridere se si ripensa ai mugugni estivi in casa laziale per la telenovela Bielsa e per il susseguente “ripescaggio” di Simone Inzaghi: in realtà al patron Lotito in quell’occasione è andata di gran lusso, visto che l’allenatore piacentino, poche parole e molti fatti, sta pienamente dimostrando il suo valore.

Se dobbiamo proprio dircela tutta, e lo dico anche e soprattutto per scaramanzia, la Lazio vista domenica scorsa al rientro dalle vacanze natalizie è apparsa un po’ meno pimpante del solito, tanto che la vittoria contro il Crotone è arrivata solo in zona Cesarini e gli uomini di Nicola hanno messo in grave difficoltà i capitolini, subendo anche un paio di situazioni che definire dubbie sembra un eufemismo.

Tutto questo per dire due cose: primo che l’Atalanta, pur conscia delle capacità e della forza degli avversari, può e anzi deve scendere in campo con la consapevolezza che ha tutte le carte in regola per poter tranquillamente fare risultato. Secondo che, data la posizione in classifica neanche neppure lontanamente immaginabile ad inizio del torneo, un’eventuale passo falso non cambierebbe nulla, ma proprio nulla.

Nei 48 precedenti disputati all’Olimpico, il bilancio è di 20 vittorie biancazzurre, 12 atalantine e 16 pareggi. Le due formazioni hanno realizzato 118 reti nella storia di questo incontro: 72 di queste portano la firma di un calciatore biancoceleste, mentre nelle rimanenti 46 occasioni sono stati i giocatori orobici a segnare. Sommando le 48 sfide disputate a Bergamo, il saldo totale recita: 32 vittorie dell’Atalanta, 27 vittorie della Lazio e 37 pareggi. In queste 96 partite sono state siglate 221 reti, 111 dai nerazzurri e 110 dai biancocelesti.

L’ultima vittoria laziale risale allo scorso campionato quando gli uomini dell’allora mister Pioli superarono i nerazzurri per 2 a 0 con la doppietta di Klose. L’ultimo pareggio è quello della stagione 2002/2003 quando l’Atalanta allenata dal Vava strappò uno 0 a 0 ai biancocelesti allenati da Mancini. E’ invece del 9 marzo 2014 l’ultima vittoria nerazzurra in casa laziale quando fu Maxi a superare Marchetti al 60° per l’1-0 finale.

La vittoria più larga della squadra di casa è un 5-0 del 25 marzo 1951, 29ma giornata, una bella scoppola. Bisogna però calcolare che erano altri tempi e le difese erano molto più lasche (prova ne è che in quell’anno la Dea perse due partite casalinghe, rispettivamente con la Juve e con il Milan per 1-5 e 4-7). La partita più ricca di gol è stata invece quella pre natalizia del 1995-1996, allorchè i biancocelesti umiliarono i nerazzurri di Mondonico con un 5-1 frutto delle doppiette di Winter e Signori e del gol di Boksic, intervallato dalla rete del Cobra Tovalieri.

Nella gara d’andata, partita d’esordio del campionato, un’Atalanta inizialmente in bambola si è trovata sotto di 3 reti dopo mezz’ora per le marcature di Immobile, Hoedt e Lombardi. Dopo la reazione atalantina che ha portato alla doppietta di Kessie, ad un minuto dalla fine e con una Dea all’arrembaggio, Cataldi sembrava aver spento la rimonta segnando la quarta rete. Un minuto dopo Petagna ha riaperto la gara ma ormai era troppo tardi e la Lazio ha così sbancato Bergamo con un rocambolesco 3-4.

Mister Inzaghi ritrova sia Lulic che Felipe Anderson, che hanno scontato la squalifica e partiranno dall’inizio. In difesa Bastos sembra essere preferito sia a Wallace che a Hoedt, mentre Basta sembra destinato alla panchina causa il probabile cambio di modulo e conseguente innesto di Luis Alberto. Affaticato Radu, ma dovrebbe recuperare per tempo. Questa la probabile formazione iniziale: Marchetti, Bastos, De Vrij, Radu, Felipe Anderson, Parolo, Biglia, Lulic, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Immobile.

In casa atalantina dovrebbero esserci solo una novità rispetto alla formazione che ha battuto il Chievo: il rientro di Caldara al centro della difesa (con Masiello che tornerà alla sua consueta posizione e Zukanovic che andrà in panca). Recuperati invece Spinazzola, Gomez e Konko che hanno entrambi giocato uno scampolo di partita mercoledi con la Juve (Konko segnando anche un gran gol). A centrocampo, partito ormai definitivamente Gagliardini, conferma per Grassi, stante l’indisponibilità di Kessie causa Coppa d’Africa. Tra i pali, viste anche le novità delle ultime ore relative al passaggio di Sportiello alla Fiorentina (e all’arrivo di Gollini dall’Aston Villa), giocherà ovviamente Berisha. Ecco l’undici di partenza nerazzurro: Berisha, Masiello, Toloi, Caldara, Conti, Kurtic, Freuler, Grassi, Spinazzola, Petagna, Gomez.

Gli ex della gara indossano tutti la maglia nerazzurra. Si tratta di Marco D’Alessando che ha giocato a Roma sponda laziale nelle giovanili nelle stagioni 2003-2004 e 2004-2005 (passando poi, sempre nelle giovanili, ai cugini giallorossi). Etrit Berisha, che ha disputato 3 stagioni tra il 2013 e il 2016 collezionando 38 presenze e Abdoulay Konko, ben 5 stagioni in maglia biancazzurra dal 2011 allo scorso anno 2016, 92 presenze e 1 rete realizzata.

A dirigere il match è stato chiamato il 32enne Luca Pairetto della sezione di Nichelino, alla quattordicesima direzione nella massima serie, la settima della stagione. Il fischietto piemontese non ha mai diretto la Lazio mentre ha arbitrato in una occasione la Dea durante la partita di Coppa Italia di quest’anno nella quale gli uomini di Gasperini hanno superato la Cremonese.

Nelle 6 gare arbitrate quest’anno ben 3 sono state le vittorie esterne: speriamo che possa essere così anche domenica.

Battere la Lazio significherebbe superarla in classifica: sarò un inguaribile ottimista ma io ci credo, e voi?

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