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Bergamo

Polaresco, nuova gestione: ci sarà anche uno spazio dedicato al parkour

Tra le novità più significative il rilancio della cucina, tirocini e workshop, oltre a spazi dedicati alla pratica delle attività a corpo libero

È stato presentato nella mattinata di sabato 14 gennaio il nuovo progetto di gestione dello Spazio Polaresco, uno degli spazi comunali che negli anni è riuscito a imporsi in città come vero e proprio punto di riferimento culturale. Dopo qualche mese di chiusura, a luglio 2016 è stato pubblicato il nuovo bando di gestione dello spazio, che da qualche settimana ha riaperto le porte sotto la guida del Progetto Negus.

Spazio comunale, inaugurato nel maggio 2008 e che ospita numerosi servizi e attività, è caratterizzato dal coinvolgimento di realtà giovanili con un duplice obiettivo: la responsabilizzazione e la sostenibilità.

La riapertura è stata caratterizzato da due novità. La prima riguarda l’età dei gestori: per la prima volta, lo Spazio è in mano a ragazzi sotto i 30 anni, con un’età che varia tra i 25 e i 29 anni. La seconda novità riguarda invece il bando di assegnazione, che a differenza dei precedenti ha questa volta previsto una gestione unitaria di tutti i servizi, ovverosia il bar, i campi sportivi, le sale prova, l’area espositiva, e l’auditorium.

Tra gli aspetti più significativi ci sono il rilancio della cucina, l’importanza data al tema del lavoro (tramite tirocini e workshop), degli impianti sportivi (tra cui la creazione di spazi dedicati alla pratica del parkour (la disciplina metropolitana nata in Francia alla fine degli anni ’80 il cui obiettivo è superare qualsiasi tipo di ostacolo all’interno di un percorso) e delle attività a corpo libero e nuovi spogliatoi), un’assemblea aperta con cadenza mensile rivolta al network di enti, associazioni e gruppi che collaboreranno con la gestione dello spazio.

“Siamo contenti che ProgettoNegus abbia accettato questa sfida, resa ancora più ambiziosa dalla gestione unitaria dei vari servizi legati allo spazio” ha commentato l’Assessore alle politiche giovanili Maria Carolina Marchesi, “riteniamo inoltre che lo Spazio Polaresco abbia le potenzialità e dunque debba diventare un punto di incontro, di scambio reciproco, di inclusione e di accoglienza, in modo che, nell’ottica del rispetto e della reciproca fiducia, si vengano a creare occasioni di collaborazione comuni”.

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