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Lirica

Scatta l’orgoglio Donizetti: votare “Rosmonda d’Inghilterra” per l’International Opera Awards

Entro la mezzanotte di domenica 8 gennaio si può votare la produzione di "Rosmonda d'Inghilterra" per The International Opera Awards. Basta andare sul sito http://www.operaawards.org/nominate/ e scrivere "Rosmonda d'Inghilterra" / festival Donizetti Opera Bergamo 2016 nella categoria "Rediscovered Work".

È un passaparola che sta conquistando gli appassionati della lirica e tutta la Bergamasca. Entro la sera di domenica 8 gennaio si può votare la produzione di “Rosmonda d’Inghilterra” per The International Opera Awards. Basta andare sul sito http://www.operaawards.org/nominate/ e scrivere “Rosmonda d’Inghilterra” / festival Donizetti Opera Bergamo 2016 nella categoria “Rediscovered Work”.

Fino alla mezzanotte di domenica 8 gennaio sono aperte le candidature del pubblico per individuare gli spettacoli e gli artisti più apprezzati del 2016. Fatte le nomination per le diverse categorie, una giuria costituita dai più importanti e influenti critici musicali del mondo, ad aprile verranno scelti i vincitori dell’International Opera Award, premio fondato da Harry Hyman, uomo d’affari britannico e sostenitore del teatro d’opera, e da John Allison, direttore della rivista inglese Opera.

“Rosmonda d’Inghilterra” è un’ opera andata in scena per la prima volta in età moderna per il festival Donizetti Opera 2016, registrando un grande apprezzamento di pubblico e critica internazionale. Protagonista il soprano Jessica Pratt, sul podio Sebastiano Rolli.

“Rosmonda d’Inghilterra”, melodramma serio su libretto di Felice Romani andò in scena alla Pergola a Firenze nella quaresima 1834. L’opera, virata com’è su tinte forti e situazioni perfino truci, esemplifica bene l’interesse di Donizetti per una teatralità fatta di gesti esasperati e violenti, porta in scena il contrasto fra due donne che amano lo stesso uomo, Re Enrico II: l’una è la moglie tradita – la celebre regina Eleonora d’Aquitania – l’altra la giovane amante ignara dell’identità di quello che crede essere il cavaliere Edegardo. La scrittura donizettiana si sviluppa fra momenti di funambolico bel canto e slanci lirici in una atmosfera oscura tipicamente romantica.

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