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La minoranza

Unioni civili nello sgabuzzino, “Decisione scriteriata costata ai cittadini 10mila euro”

Pubblichiamo la nota di Marco Caravita, capogruppo di Stezzano Bene Comune, unico consigliere comunale che ha dato disponibilità a ricevere la delega come Ufficiale di Stato per ricevere le registrazioni della unioni civili. Il capogruppo della minoranza attacca l'amministrazione: "Una decisione scriteriata".

Pubblichiamo la nota di Marco Caravita, capogruppo di Stezzano Bene Comune, unico consigliere comunale che ha dato disponibilità a ricevere la delega come Ufficiale di Stato per ricevere le registrazioni della unioni civili. Il capogruppo della minoranza attacca l’amministrazione: “Una decisione scriteriata”.

Oggi la battaglia dei diritti civili segna un’altra piccola ma importante vittoria!
Al termine di un contenzioso durato solo poche settimane – i tempi brevi sono forse indicativi della fondatezza del ricorso – il TAR della Lombardia ha annullato la delibera della Giunta del Comune di Stezzano del 27/09/2016, nelle parti in cui disponeva un’illegittima disparità di trattamento tra matrimoni civili e unioni civili.

Il provvedimento – assunto all’unanimità dalla Giunta a guida Lega Nord/Forza Italia – relegava la celebrazione delle unioni civili ad una stanza angusta e indecorosa sul retro dell’ufficio anagrafe, in luogo dell’ampia sala di rappresentanza riservata, come stabilito da apposito regolamento, ai matrimoni civili. Si è così determinata una palese discriminazione, che viola la cd. legge Cirinnà (n.
76 del 20/05/2016), che al comma 20 così recita: “Le disposizioni che si riferiscono al matrimonio […] ovunque ricorrono nei regolamenti […] si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione
civile tra persone dello stesso sesso”.

Per effetto di questa norma, si legge nella sentenza del TAR, “il Regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni civili [per effetto del quale le relative cerimonie avvengono nella sala di
rappresentanza del Municipio e sono effettuate dal Sindaco o da suoi delegati] si applicherebbe automaticamente e inderogabilmente anche alla costituzione delle unioni civili”.

Stezzano Bene Comune – unico gruppo di minoranza ad aver dato, tramite un proprio consigliere, la disponibilità ad esercitare la delega per officiare le unioni civili – si è da subito attivata, insieme
al Partito Democratico di Stezzano e all’associazione Arcigay Bergamo Cives, per denunciare il fatto, e seguirne gli sviluppi al fianco della coppia di cittadini che ha presentato ricorso.

Da noi interrogata durante l’ultimo Consiglio Comunale, la sindaco Poma aveva fornito una curiosa spiegazione: “il contenuto della contestata delibera (anche per ciò che concerne lo svolgimento
delle cerimonie nel locale adiacente all’ufficio servizi demografici) si applicherebbe indifferentemente ad entrambi gli istituti del matrimonio civile e delle unioni civili”.

Eppure la deliberazione ha per titolo “atto di indirizzo celebrazioni unioni civili”!!! Una giustificazione così goffa da essere liquidata dal TAR come “mero espediente difensivo”.
Quali altre conseguenze di questa sentenza? Il comune di Stezzano dovrà risarcire ai ricorrenti oltre 4.000 euro di spese legali, che si sommano a quanto il Comune dovrà riconoscere al proprio
legale e a quanto è stato speso per “abbellire” lo sgabuzzino, il tutto per circa 10.000 euro! Ecco il risultato di una decisione scriteriata della Giunta e della presunzione di volerla difendere ad ogni
costo. Un costo che però pagano sempre gli stezzanesi …
Marco Caravita
Capogruppo Stezzano Bene Comune

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