Dopo una maratona di 24 ore di trattativa Ubi Banca e i sindacati hanno raggiunto l’accordo sul piano per la banca unica che consentirà la gestione delle prime 600 uscite per il 2017, volontarie e incentivate con l’utilizzo del fondo di solidarietà del settore. Delle quali 90 potrebbero essere della Popolare Bergamo.
L’intesa prevede anche la stabilizzazione di 96 precari e 200 nuove assunzioni nel biennio 2017-2018.
Altre 700 uscite — fanno sapere i sindacati — saranno oggetto di una ulteriore fase della trattativa. L’accordo sulle ricadute del piano industriale e del progetto di unificazione di tutte le aziende del gruppo Ubi — si legge in una nota a firma di Fulvio Furlan, segretario nazionale Uilca, e Claudia Dabbene, segretaria responsabile del Coordinamento Uilca gruppo — «è giunto al termine di una partita molto difficile, dopo una trattativa durata mesi e diversi incontri serrati» che sono «il segnale dell’enorme portata di una intesa che riveste particolare valore, per il modo sostenibile in cui definisce misure di contenimento dei costi e di uscite di personale, garantendo tutele occupazionali, nuove assunzioni stabili e un processo graduale di armonizzazione
dei trattamenti economici e normativi oggi in vigore per il personale».
“Un accordo storico — dice Paolo Citterio coordinatore Fabi gruppo Ubi — perché traghetta Ubi nel futuro dando a tutti i 17 mila dipendenti del gruppo un unico contratto aziendale. È stata una trattativa difficilissima durata 4 mesi ma che alla fine consente di dare un elemento di certezza in un settore del credito sempre più in difficoltà. A breve partiranno le assemblee per spiegare il contenuto dell’accordo ai lavoratori del gruppo”.
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