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A fara gera d'adda

Spari contro il rivale, parlano i vicini: “Continuava a ripetere: ho fatto una ca…”

I vicini dell'aggressore ricostruiscono gli attimi successivi alla sparatoria, avvenuta domenica nella frazione Badalasco: “Non sembrava nemmeno lui, si è reso conto di aver fatto una stupidata”.

Tragedia sfiorata a Fara Gera d’Adda in località Badalasco dove un uomo ha sfondato la porta di ingresso di una abitazione e sparato al vicino di casa ferendolo gravemente: alla base del gesto ci sarebbero alcuni screzi passati tra i due.

L’aggressione, avvenuta nella giornata di domenica 11 dicembre nella frazione di Fara Gera d’Adda, si è consumata all’interno delle mura di un’antica corte che si trova a pochi metri dal confine del paese (nella foto). Un 43enne di origini calabresi, in evidente stato alterato, ha imbracciato un fucile calibro 16 a cui aveva preventivamente tagliato le canne e il calcio e alterato il numero di serie, e in un impeto di violenza ha sfondato la porta laterale dell’abitazione di M.R., di 54 anni, introducendosi nell’appartamento.

Diversi i colpi sparati dall’aggressore in direzione del rivale, il quale è rimasto ferito in modo serio alla coscia e a un braccio. Dopo aver scaricato tutte le pallottole presenti nella canna del fucile l’uomo è uscito dalla porta da poco forzata per cercare di ricaricare l’arma.

Fortunatamente da pochi istanti era rincasato R.C., cognato dell’aggressore ed ex pugile di caratura nazionale, il quale, resosi conto della vicenda, si è avvicinato all’uomo bloccandolo in modo energico e impedendogli quindi di compiere altri gesti inconsulti.

Definito dai vicini una persona calma e non litigiosa, l’aggressore mostrava ultimamente segni di stress dovuti probabilmente a problemi in ambito lavorativo.

“In quei cinque minuti in cui ha compiuto quel gesto non sembrava nemmeno lui – affermano i vicini – una volta resosi conto dell’accaduto ha iniziato a ripetere ‘ho fatto una ca…’”.

Intervenuti sul posto, i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno immediatamente posto in stato di fermo l’assalitore il quale è stato trasportato in carcere a Bergamo in attesa di convalida del fermo. Condotto all’ospedale di Vaprio d’Adda prima e di Cernusco sul Naviglio poi, la vittima dell’aggressione non si trova fortunatamente in pericolo di vita e verrà dimesso dopo un breve periodo di degenza.

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