“Siamo favorevoli alla scelta urbanistica, ma sulla vendita dello stadio noi siamo fortemente contrari. Non c’è mai l’occasione di parlare di queste cose, manca sempre un tassello, un gradino. Inoltre il soggetto terzo che ha fatto la valutazione si è rivelato in qualche modo partner del possibile e principale acquirente dello stadio”.
La dichiarazione è di Marcello Zenoni, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. “Un dubbio” corregge poi Zenoni nel corso della seduta di lunedì 5 dicembre. A fine serata dichiara: “Non volevo essere offensivo e aggressivo, chiedo scusa per la mia gaffe”.
Nel frattempo gli animi dell’assessore all’urbanistica Francesco Valesini e del sindaco Giorgio Gori si erano infuocati per la pesante accusa. Accusa che era già rimbalzata alcuni giorni fa sui social.
“Prendo atto di quanto affermato dal consigliere Zenoni – replica il sindaco Gori – accuse che pensa, le ha scritte sui social e stasera le ha ripetute in questa aula. Mi riservo di consultare un avvocato penalista per sporgere querela per diffamazione. Quanto riceverò per danno sarà devoluto in beneficenza”.
In aula cala il gelo. Gli altri consiglieri comunali di opposizione non appoggiano le accuse del Movimento 5 Stelle.
Anche se non per questo Franco Tentorio, dall’alto della sua lunga esperienza in consiglio comunale, interviene e chiede – dopo le scuse di Zenoni – clemenza a Gori: “Mi rammarico per l’iniziativa del sindaco, in tanti anni di presenza in questa aula mai mi è capitato di assistere ad una denuncia penale. Le dichiarazioni di Zenoni, di cui conosciamo la serietà, sono fuori tono ma sono poi opportunamnte rientrate. Se da un lato è condivisibile la difesa della propria onestà di fronte alle accuse del collega Zenoni che si esprime in modo eccessivo, non si deve affrontare questa situazione sul piano penale. Il sindaco valuti e poi decida, ma non inaugurari una stagione di denunce che non è mai una cosa piacevole”.
Anche l’assessore all’urbanistica Francesco Valesini si dichiara “offeso sul piano personale. Accuse innacettabili, perché espresse in malafede, e che gettano fango su una società seria, scelta per una gara di evidenza pubblica”.
Al termine della serata un incontro privato tra il sindaco Gori e il consigliere Zenoni.
“Ho porto le mie scuse, non volevo offendere né essere aggressivo” ammette il consigliere dei 5 Stelle. E Gori? Pare si sia riservato la valontà di sporgere querela.
A margine del battibecco la variante è stata approvata dalla sola maggioranza.
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