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La paura

Due morti per meningite, raddoppiate richieste di vaccino di Lombardia

Le prenotazioni per il vaccino sono in notevole aumento, soprattutto da parte di adolescenti e giovani adulti

Nella prima fase della malattia, ovvero nelle prime sette-dieci ore, i sintomi sono quelli di una normale influenza. Dopo dieci ore le manifestazioni cominciano a caratterizzarsi: mal di testa molto intenso, rigidità del collo e febbre elevata. Nell’ultima fase, tra le venti e le 36 ore, si presentano i sintomi gravi e tipici della meningite: perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo. Effettuare una corretta diagnosi è invece più difficile nei neonati, il cui pianto acuto, l’alterazione della temperatura corporea e l’irritabilità quasi mai in prima battuta fanno pensare di trovarsi di fronte a un caso di meningite.

In che modo il meningococco «innesca» la malattia?
Il batterio può passare dal tratto naso-faringeo, primo punto di ingresso, ad altre regioni del corpo. Se attraverso il sistema circolatorio raggiunge le meningi, si ha la meningite meningococcica. Se il batterio evade dal sistema nervoso centrale e si diffonde nei tessuti, si ha una sepsi: infezione diffusa che può risultare fatale.

Come avviene il contagio?
Il contagio avviene per via aerea, purché il contatto sia molto ravvicinato. Per questo motivo ha senso avviare la profilassi antibiotica nei confronti di chi ha condiviso la stanza con una persona che si scopre infetta, mentre la procedura è meno indicata per chi ha condiviso lo spazio in un mezzo pubblico, nella sala di un ristorante, in spiaggia o nel corso di un concerto in piazza.

Come si cura la meningite?

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