Niente impresa, niente tabù sfatato. Niente record. L’Atalanta torna dallo Juventus Stadium con le ossa rotte, rompe la striscia positiva e torna sulla terra: dopo sei vittorie consecutive, i nerazzurri perdono 3-1 a Torino contro una Juve spietata, che non ha toppato dopo il ko di Genova.
Troppo forti i bianconeri, troppo assenti i bergamaschi. Potrebbe essere questo il riassunto dell’anticipo della 15^ di Serie A, con i giovani terribili di Gasperini che hanno fatto vedere poco al cospetto – va detto – di una delle squadre più forti d’Italia e d’Europa.
Pronti-via e l’uno-due firmato Alex Sandro (con la complicità di Sportiello) e Rugani taglia subito le gambe a un’Atalanta che si sveglia troppo tardi, solo nel finale di tempo.
Nella ripresa la musica è la stessa: troppa Juve e nerazzurri imbambolati, con Mandzukic che di testa batte ancora Sportiello e mette definitivamente la parole fine al match.
Di Freuler, a 10′ dalla fine, il gol della bandiera su splendido assist di D’Alessandro.
Niente miracolo, dunque: l’Atalanta non supera l’esame-Stadium e torna sulla terra dopo due mesi assolutamente straordinari.
Domenica prossima l’occasione di ripartire contro l’Udinese.
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