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A lallio

Giaciglio, fornello, armadio: vive nella fabbrica dismessa. Denunciato

Clandestino sul territorio nazionale, l'uomo è stato deferito alle autorità: il reato contestatogli è quello di invasione di terreni ed edifici

Quel cancello spalancato e quelle catene tagliate hanno fortemente insospettito la pattuglia che intorno alle 20,20 di lunedì 14 novembre si trovava in ricognizione sulla via Provinciale a Lallio. Gli agenti della Sorveglianza Italiana si sono così fermati per un controllo sommario, quando hanno scovato all’interno dell’edificio abbandonato al civico 36 (l’ex Sgat di Lallio, stabilimento di finissaggio tessile) un senegalese di 52 anni.

“L’uomo viveva da qualche mese all’interno di un locale dello stabile – racconta il maresciallo Mirko Rossi – dove aveva creato un giaciglio fatto di stracci, coperte e cartoni”. Sul posto gli agenti hanno trovato anche “un piccolo spazio adibito a cucina, con tanto di fornello da campeggio alimentato da bombole a gas”. Ma anche un armadio, dei carrelli della spesa e scatolette di cibo vuote sparse per terra.

A quanto pare l’uomo viveva di elemosina e all’interno dell’edificio era costretto in pessime condizione igieniche, senza acqua ne corrente. Clandestino sul territorio nazionale, è stato portato in caserma e deferito alle autorità per il “reato di invasione di terreni ed edifici”, spiega il maresciallo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del comando provinciale di Bergamo.

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