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Nella bassa

Abusi sul figlio disabile del convivente: 45enne condannato

Vittima degli abusi un 35enne con un grave ritardo mentale. L'indagine era partita dalla denuncia della madre

Ha abusato sessualmente del figlio disabile dell’uomo con cui stava: per questo motivo K.M., un 45enne tunisino, martedì 15 novembre è stato condannato dal giudice del tribunale di Bergamo a 3 anni e mezzo di carcere.

Una storia triste che va in scena in un paese della Bassa Bergamasca. Nel 2010 una coppia di 70enni, con quattro figli, visti i rapporti ormai logori decide di separarsi. Il marito sceglie di tenere con sé il figlio 35enne, affetto da un ritardo mentale riconosciuto al 100%.

Un anno dopo l’anziano uomo conosce un tunisino e nel giro di poco tra i due nasce una relazione. Il legame cresce, tanto che lo straniero va a vivere con lui. Nel 2012, però, iniziano gli abusi ai danni del figlio disabile. Almeno cinque gli episodi, con il tunisino che, in casa, compie atti di masturbazione, oltre a palpeggiamenti, ai suoi danni.

Il 35enne racconta tutto alla madre, la quale si rivolge ai carabinieri. Scatta l’indagine e si arriva al processo. Nel frattempo, però, lo straniero si rende irreperibile.

La vittima degli abusi in aula conferma tutto, spiegando di non aver detto nulla al padre per una dimenticanza. L’anziano uomo, dal canto suo, conferma la sua relazione con il tunisino, ma spiega di essere stato all’oscuro degli abusi.

Il giudice Antonella Bertoja condanna K.M., difeso dall’avvocato Marco Bresciani, a 3 anni e mezzo di carcere con riconoscimento delle attenuanti generiche, oltre a un risarcimento di 15mila euro a favore della vittima.

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