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A palermo

Donna muore, dona il fegato e salva un bimbo e un uomo di Bergamo

È stato effettuato lo split, cioè la divisione in due parti: la parte destra andrà a un adulto, quella sinistra a un bambino, entrambi di Bergamo

Con la sua morte ha salvato la vita a quattro persone, tra cui un bambino e un uomo di Bergamo. Una donna di 42 anni, residente a Santa Margherita Belice (Agrigento), è deceduta lunedì 7 novembre nel reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale Villa Sofia di Palermo a causa di una grave emorragia cerebrale in seguito a un aneurisma.

I familiari della donna hanno dato l’assenso al prelievo degli organi: è scattata così la procedura prevista in questi casi, in accordo con il Centro regionale trapianti.

È stata attivata l’Unità operativa di Neurorianimazione, diretta da Paolino Savatteri e si è proceduto all’accertamento di morte cerebrale. In nottata poi l’intervento vero e proprio in sala operatoria da parte di un’equipe di medici dell’Ismett, supportata dai medici di Villa Sofia-Cervello Fabio Cuccia (referente per Anestesia e rianimazione 1), Antonino Pizzuto (coordinatore trapianti di Villa Sofia-Cervello) e Renato Ciolino e dalla coordinatrice infermieristica per i trapianti Vita Apparìa. Si è proceduto al prelievo di fegato e reni.

Per il fegato è stato effettuato lo split, cioè la divisione in due parti, e quindi andrà a due riceventi diversi, entrambi di Bergamo, un adulto in regime di urgenza nazionale (la parte destra) e un bambino (la parte sinistra). I due reni sono andati invece al Policlinico di Catania (il sinistro) e all’Ismett di Palermo (il destro).

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