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La recensione

Enclave, dal Bergamo Film Meeting alle sale italiane: un dramma potente e significativo

Il film vincitore del 34esimo Bergamo Film Meeting è da poco arrivato nelle sale cinematografiche italiane: una visione caldamente consigliata nonchè necessaria alla comprensione completa delle ripercussioni dell'ultima guerra che ha sconvolto l'Europa.

Titolo Originale: Enklava

Regia: Goran Radovanovic

Attori: Milena Jaksic, Filip Subaric, Nenad Stanojkovic, Milan Sekulic, Miodrag Krivokapic, Denis Muric, Qun Lajçi, Nebojsa Glogovac, Meto Jovanovski, Rastko Jankovic, Danilo Mihajlovic, Igor Damnjanovic, Bojan Stojcetovic, Anica Dobra, Ana Rusmir.

Genere: Drammatico

Durata: 1h 32min

Distribuzione Italiana: Lab80

Nel 1999, In seguito alla sanguinosa guerra tra la neonata Repubblica di Serbia e Montenegro e gli abitanti del Kosovo, la provincia serba viene messa sotto la protezione delle Nazioni Unite per una decina d’anni. All’interno del Kosovo, regione la cui popolazione è per la maggior parte albanese, vi sono moltissime piccole zone, spesso corrispondenti a decadenti e semiabbandonati villaggi, la cui popolazione è serba. Delle piccole Enclave in territorio Kosovaro.

Nenand è un bambino serbo ed ortodosso che abita in una di queste zone: vive con il padre, un uomo che, dopo aver perso la moglie, trova conforto solo nell’alcol, e con il nonno, il suo unico compagno di giochi, che però è gravemente malato e non riesce più ad alzarsi dal letto. La storia di Nenand si evolve in un ambiente desolato (ma non per questo vuoto), dove pochi sono i volti familiari e le persone di cui fidarsi, e dove la violenza, le armi e gli incidenti sono all’ordine del giorno, ed Enclave non ha paura di muoversi in questo territorio, garantendosi un incredibile impatto visivo e narrativo.

Il film di Radovanovic, presentato in Italia per la prima volta allo scorso Bergamo Film Meeting, mette in scena una storia che serve da monito, un dramma potente e significativo, uno spaccato di realtà reso in maniera forse troppo iperbolica per risultare del tutto realistico, ma certamente di grandissima carica narrativa e impegno sociale. Il film non annoia mai, grazie ad una storia ben costruita ed a un crescendo di eventi e trovate narrative che, specie verso il finale, tiene gli spettatori attaccati allo schermo, nonostante una prima parte abbastanza lenta. Regia e fotografia sono ottime ed il film si fa notare per la magnifica resa dei colori, nonostante il budget della produzione non altissimo.

Da applaudire è anche la gestione del sonoro, che aiuta i momenti salienti di Enclave a rimanere impressi nello spettatore.

In conclusione, Enclave è un film che tende una sottile linea a cavallo tra il dramma ed il report di guerra, mantenendo per buona parte dei suoi 92 minuti un rigore visivo e narrativo fuori dal comune, che lo rendono una visione caldamente consigliata nonché un film necessario alla comprensione completa delle ripercussioni dell’ultima guerra che ha sconvolto l’Europa.

VOTO: ★★★½

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