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Appunti & virgole

Difesa blindata e quattro vittorie nelle ultime cinque gare: l’Atalanta viaggia come le big

Numeri da grande squadra quelli degli uomini di Gasperini, letteralmente trasformati dopo la vittoria di un mese fa. Conquistata ancora all'Adriatico di Pescara

Pescara mette le ali all’Atalanta: ai nerazzurri fa bene l’aria dell’Adriatico, dove proprio un mese fa (26 settembre) in Abruzzo era iniziata la ripartenza della squadra di Gasperini.

Da non credere. Andate a rivedervi la classifica dopo la sconfitta col Palermo alla quinta giornata, con l’Atalanta penultima a soli tre punti (la vittoria sul Torino) e alle spalle solo il Crotone. Allenatore in discussione, squadra alla ricerca di se stessa: un calcio alla crisi e ora è tutto ribaltato, addirittura l’Atalanta è a due passi dall’Europa, sesta alle spalle della Lazio e davanti al Genoa che arriverà a Bergamo domenica 30 ottobre.

E’ il calcio, bellezza. Soprattutto il calcio dei tre punti, che dal 1994-95 premiano chi vince.

Eccome se si vede, l’effetto. Quattro vittorie nelle ultime cinque partite, come Juventus e Roma. E scusate se è poco, visto che sono la capolista e la seconda in classifica. L’Atalanta ormai ha messo il turbo e non ha proprio voglia di fermarsi: ogni volta si dice che è l’esame di maturità, la prova del nove… e i nerazzurri la superano brillantemente, prima il Napoli, poi la Fiorentina, l’Inter, ora il Pescara che sarà pure una squadra povera tecnicamente, ma bisogna pur sempre batterla prima di cantare vittoria.

Speriamo che il momento esaltante duri il più possibile, già col Genoa sarà un altro bel banco di prova, ma intanto torniamo al botto sull’Adriatico, firmato per la prima volta da un bergamasco, Mattia Caldara di Scanzo, uno dei gioielli del vivaio di Zingonia.

Evidentemente era la sua giornata, o sentiva il gol nella… testa, visto che prima di segnare prima ha tolto la palla dalla testa di Paloschi, anticipandolo ma senza successo. Poi, sempre nel primo tempo, ha colpito la traversa. E dopo le prove generali ha messo la palla nel “sette”, sempre di testa. Caldara è uno dei grandi protagonisti di giornata, soprattutto ha stupito la sua sicurezza, quasi che volesse prendere il posto di Masiello, che normalmente detta i tempi alla difesa ed è entrato solo a un quarto d’ora dalla fine al posto di Conti.

Una difesa reinventata, con Zukanovic al posto di Toloi e Konko in esterno, ma nonostante i cambi non c’è mai stato alcun momento di imbarazzo.

L’Atalanta è sempre stata padrona del gioco e non si può questo imputare alla pochezza del Pescara, squadra destinata a soffrire molto per riuscire a salvarsi. Però ha impressionato la sicurezza dei nerazzurri e la facilità nel tenere palla, con un Freuler in cattedra, Kessie rubapalloni e risparmiato nel finale per fare posto a Gagliardini, Conti incursore con grande continuità sorretto da un Kurtic altrettanto sorprendente.

Insomma, pare che questa Atalanta giochi a memoria da molto tempo, eppure solo un mese fa non era così. Nemmeno ci aspettavamo di vedere in pianta stabile in campo Caldara, Conti, lo stesso Freuler: Gasperini li ha visti crescere e ha saputo inserirli al momento giusto, complimenti. Su Kessie aveva già avuto buon occhio visto che si era conquistato già il posto.

Resta da dire che a Pescara il turnover ha portato al recupero di Paloschi, più volenteroso che efficace, dal momento che è rimasto ancora a digiuno.

Probabile che col Genoa torni Petagna, ma lo stesso Pinilla ha praticamente riposato e potrebbe fare bene la parte dell’ex. Come Gasperini, naturalmente. Il Genoa ha liquidato il Milan, magari fuori casa sarà meno brillante però ha battuto oltre al Crotone anche il Bologna.

L’Atalanta va a mille e… non poniamo limiti. E il segreto del volo nerazzurro sta anche nella difesa: un solo gol subìto (la punizione di Eder) nelle ultime quattro partite. Avanti così.

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