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Le pagelle

Masiello è ancora il migliore, Kessie torna decisivo e Freuler diventa indispensabile

BERISHA 7: Disoccupato nel primo tempo. Si rivede nel secondo. Questa volta salva il risultato sdraiandosi sul tiro di Perisic, prima del rigore decisivo. Stilisticamente rivedibile ma sempre efficace. Non ha colpe sulla punizione di Eder. E nessuno parla più di Sportiello: questo è il calcio.

TOLOI 7: Deve uscire per un problema muscolare alla fine della prima frazione quando stava disputando una grande partita. Trova anche il tempo di impegnare Handanovic con un gran tiro da fuori.

KONKO 6,5: Il fallo che genera la punizione di Eder poteva evitarlo. Cerca il riscatto con un gran tiro che meritava migliore conclusione. Rimane una alternativa preziosa negli schemi tattici di Gasperini.

CALDARA 7: Se Icardi non tocca palla non sarà anche questa volta colpa di Vanda. Caldara abbandonata timidezza e virus influenzale è il centrale ottimale per la difesa che vuole Gasperini.

MASIELLO 7,5: Di testa e di piede arriva ovunque. Conosce i suoi limiti e non si avventura in discese inutili che scoprirebbero la difesa. Mezzo punto in più rispetto a Caldara perché sui corner diventa anche attaccante e Medel si vergogna ancora di non averlo contenuto.

CONTI 6,5: Meno brillante della precedente partita di Firenze. Quando si vince non conta.

KESSIE 7: Torna decisivo. Non solo per avere conquistato il rigore che è un regalo di Santon, ma per averci creduto fino in fondo. Non era da tutti in quel momento della gara, quando era più facile accontentarsi.

FREULER 7: Silenzioso, ma puntuale come un orologio svizzero. E non potrebbe essere diverso, visto da dove viene. Poco alla volta è diventato insostituibile.

DRAME’ 6,5: Le sue discese del primo tempo sono una coltellata nella burrosa difesa dell’Inter. Giustificabile il calo nella ripresa.

KURTIC 6,5: Lo trovi in tutte le zone del campo. Quantità non sempre accompagnata da qualità. Alla fine pare risentirne più di tutti. Comunque positivo.

GAGLIARDINI SV: Non giudicabile. Dieci minuti finali per sostituire Gomez non bastano. L’importante è partecipare. Specie alla sua età .

PETAGNA 6,5: Non lo toglierei mai. Per come difende la palla e favorisce la squadra in uscita. Giusto l’ingresso di Pinilla che scalpita tutti i giorni in allenamento, più di Paloschi che sembra rassegnato.

PINILLA 7: Calciare il rigore in chiusura di partita non è mai facile. Si prende la responsabilità che vale la vittoria. Tutto il resto non contava.

GOMEZ 7: Fuori il Papu la luce si è spenta. Meno male che ci pensa Santon a riaccenderla. In tribuna l’espressione preoccupata di Zanetti ogni volta che prende palla la dice lunga. Ventura non può non avere visto. Regole di tesseramento a parte.

GASPERINI 7 e 5: Perché la squadra gioca un buon calcio. Consuma la vendetta che non gli era riuscita con il Palermo. Un altro mondo a pensarci bene, con Percassi che ha avuto ragione a non cambiarlo.
Voto 5 per l’espulsione. Isterico. La punizione per il fallo di Konko c’era. L’ammonizione esagerata, ma la reazione di Gasp è fuori luogo, labiale compreso.

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