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L'esperienza

Noi, scout di Bergamo, a Lampedusa ad accogliere migranti: ecco cosa abbiamo imparato

Pubblichiamo l'articolo di Anna Crotti che racconta l'esperienza di un gruppo di Scout di Bergamo che quest'estate ha trascorso una settimana a Lampedusa. Ecco che cosa hanno imparato e venerdì 28 ottobre all'oratorio di Valtesse sono pronti a raccontare dal vivo la loro esperienza.

La nostra concezione del mondo è basata principalmente su immagini e notizie trasmesse alla televisione o lette sui giornali; ma quanto sono attendibili queste fonti? Come possiamo esser certi che i mezzi di informazione ci trasmettano gli avvenimenti con oggettività e dandone la giusta importanza?

Ci siamo chiesti anche noi, ragazzi di un gruppo scout di Bergamo, quanto la realtà raccontata dai media sia quella effettiva; abbiamo per cui deciso di provare a conoscere in prima persona uno dei tanti temi di continua discussione: la migrazione e gli sbarchi a Lampedusa.

È bastato poco tempo sull’isola per comprendere che molto di ciò che ci viene trasmesso è falso; il vicesindaco stesso confessa che è successo che venissero descritti sbarchi con criminali, ma sull’isola erano presenti principalmente donne incinta e bambini.

In questa esperienza abbiamo avuto la fortuna di incontrare molte persone che hanno deciso di vivere la loro vita con spirito di servizio, credendo nelle loro idee e lottando per queste: il capitano della guardia costiera, con la capacità di non abituarsi ai drammi che vive ogni giorno; l’associazione “A Scavusa”, che grazie anche a basi storiche cerca di condividere la realtà di ciò che sta avvenendo; la giunta comunale, famiglie ospitanti e molte altre persone.

Scout bergamaschi a Lampedusa

Ma questo articolo non vuole essere riservato solo alla nostra esperienza, i protagonisti di tutto questo percorso sono altre persone: sono Sequo, ragazzo di 23 anni che dopo la morte dei suoi genitori a causa di un assalto al suo villaggio ha iniziato un viaggio di 5 anni fino a riuscire ad arrivare in Italia; Godian che come la maggior parte degli immigrati è stato anni in prigione in Libia, subendo incredibili torture; e Mary ragazza di 20 anni che è riuscita ad ammettere di essere stata violentata solamente dopo anni… sono loro i protagonisti di questo viaggio, non noi.

Uomini e donne che sanno ciò che li aspetta in questo tragitto, sanno che, se sopravviveranno, saranno maltrattati, picchiati, subiranno violenze sessuali, fisiche e morali; ma nonostante tutto decidono di partire.

La nostra società egoista ed egocentrica, tuttavia è troppo concentrata su sé stessa dimenticando l’importanza dell’umanità.
Loro sono uomini, tanto quanto noi e voi, provano le stesse nostre emozioni, sensazioni e paure, sono solo nati nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma chi siamo noi per non provare a permettergli di vivere realmente?

Ma vi accontentate di credere in queste affermazioni o volete provare a capire e informarvi di più? Venerdì 28 ottobre alle 20.30 all’oratorio di Valtesse organizzeremo un evento interattivo, per cercare di raccontarvi più approfonditamente ciò che abbiamo capito, attraverso gesti, immagini e suoni.
Se volete provare a capire di più su questo argomento, o volete mettere in discussione la vostra idea (se diversa dalla nostra), vi aspettiamo numerosi.

Scout bergamaschi a Lampedusa
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