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La lettera

Lega, un militante a Belotti: “Più legato alla poltrona che al movimento, largo ai giovani”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un militante di lungo corso della Lega Nord, Giuseppe Baggi, ha inviato alla nostra redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un militante di lungo corso della Lega Nord, Giuseppe Baggi, ha inviato alla nostra redazione.

“Dal 1985 sono nella Lega Nord, sono entrato quando era difficile essere schierato con la Lega, eravamo agli albori della Lega Lombarda, posso considerarmi uno dei più anziani militanti.
In tutti questi anni ho dedicato molto tempo al movimento sottraendo energie alla mia famiglia, al mio lavoro, alle mie passioni; La Lega mi aveva “stregato”, mi aveva convinto che qualcosa poteva cambiare, che potevamo cambiare.

In tutti questi anni sono stato fra l’altro segretario della sezione di Sorisole; ai tempi dell’invio dei mafiosi in soggiorno obbligato al nord ho subito un processo per affissioni abusive in val Brembana, sono stato assessore a Sorisole, ho ricoperto la carica di membro del direttivo provinciale della Lega Nord; credo, senza presunzione, di essere colui che più ha distribuito volantini e affisso manifesti per la Lega in tutti questi anni.

Alle ultime elezioni comunali a Sorisole sono stato eletto Consigliere con circa 107 preferenze, da qualche mese mi sono dimesso per dare spazio ai giovani.
Domenica da Militante andrò a votare per il nuovo segretario provinciale. La scelta è fra Vanalli e Belotti.

Circa due anni fa, mi sono proposto come segretario di sezione a Sorisole, Daniele Belotti mi disse che ero troppo vecchio, che dovevo ritirarmi e che la gente era stanca di vedermi; fu così che da buon militante ritirai la candidatura. Dopo tutti questi anni di militanza con tanto sacrificio e impegno, mi sono sentito mortificato.

Mi domando allora: come mai non si ritira Belotti, visto che in tutti questi anni ha ricoperto diversi incarichi all’interno del movimento? Come mai sembra più interessato alla poltrona che al movimento? In questi anni l’ho visto candidato ogni qual volta vi fosse un’elezione. Due volte candidato alle Europee, tre volte in Consiglio regionale, 4 volte alla segreteria provinciale e per diversi mandati in Consiglio comunale a Bergamo.

Con il suo fare populista ha sempre cercato il gradimento dei militanti, non il bene della Lega. Alle ultime elezioni comunali di Bergamo, grazie alle sue iniziative personali, scavalcando la sezione e il direttivo provinciale, ha fatto si che il centrodestra perdesse le elezioni. Un segretario perdente non dovrebbe più ricandidarsi.

Molti giovani validi e preparati, avrebbero potuto ricoprire la carica di Segretario provinciale, ma Belotti ha sempre messo la sua figura, il suo interesse personale davanti al bene del movimento. Spesso ha dimostrato, furbescamente, che schierarsi sarebbe stato deleterio per la sua immagine. In questo ultimo mandato da segretario non ha fatto politica sul territorio, ha solo cercato di mettere in evidenza la sua figura spesso a danno del movimento.

Domenica non voterò Belotti. Da semplice militante non ho rancori verso di lui, nonostante in diverse occasioni si sia dimostrato un falso amico, ma ritengo che sia indispensabile voltare pagina. La Lega è dei militanti che lavorano senza mirare sempre alla poltrona”.

A generica

(nella foto l’autore della lettera, Giuseppe Baggi)

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