• Abbonati
La serata

Formazione dei giovani nello sport: don Mazzi ne parla a Calcio

Un evento organizzato dallo locale squadra della Calcense, che per gli 80 anni di fondazione promuove anche un'importante lotteria, di cui parte del ricavato andrà proprio in beneficenza alla Fondazione Exodus di don Mazzi

Formazione dei giovani nello sport: è questo il tema dell’incontro con don Antonio Mazzi in programma venerdì 14 ottobre alle 20.30 al cinema Astra di Calcio.

Un evento organizzato dallo locale squadra della Calcense, che per gli 80 anni di fondazione promuove anche un’importante lotteria, di cui parte del ricavato andrà proprio in beneficenza alla Fondazione Exodus di don Mazzi.

“Con questa serata vogliamo far capire che il ragazzino tramite la nostra società segue un percorso formativo – spiega Giorgio Bertoli, presidente della Calcense – , impara il concetto di squadra, impara a fare squadra così come lo fanno i nostri volontari. Imparerà a faticare durante gli allenamenti, gioirà o soffrirà la domenica a seconda del risultato della partita, proprio come avverrà durante la vita: non sempre si può vincere”.

“Abbiamo circa 170 tesserati – prosegue -, siamo più di 40 volontari e ognuno di noi durante la settimana lavora almeno 5 ore per le nostre squadre, pari a 200 ore settimanali, a 800 ore al mese per dieci mesi all’anno. Durante la settimana vengono svolti una quindicina di allenamenti, pari a 60 al mese e a 600 in un anno, con più di 200 partite ufficiali disputate in una stagione, 100 trasferte, migliaia e migliaia di chilometri percorsi”.

“L’anno scorso abbiamo vinto il campionato – aggiunge Bertoli – e quest’anno siamo in Prima categoria con ottimi risultati finora. Per sostenere le nostre squadre abbiamo pensato di fare una lotteria speciale, con 2.200 biglietti numerati il cui ricavato andrà in parte alla fondazione Exodus. Con l’acquisto di un biglietto acquisterai un po’ di futuro per il tuo figlio”.

La Fondazione Exodus è nata nel 1980 per il recupero dei giovani da alcune problematiche come Aids, emarginazione e carcere. Ma si estende all’ascolto delle solitudini, dei disagi, delle richieste di attenzioni dei giovani, quelli più fragili, offrendo gli strumenti necessari per affrontare con coraggio e consapevolezza le difficoltà della vita, utilizzando le proprie risorse, senza ricorrere a espedienti artificiali. Da quando è iniziata questa avventura di strada ne è stata fatta parecchia, con più di 30mila giovani accolti.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI