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Le associazioni

“Sbagliato, antistorico, dannoso”: ambientalisti contro il parcheggio all’ex faunistico

Associazione per Città Alta e i Colli di Bergamo, Italia Nostra Bergamo, Legambiente Bergamo e WWF Bergamo Brescia si schierano contro la ripresa del progetto del parcheggio all'ex faunistico che verrà discusso in consiglio comunale lunedì 10 ottobre.

La decisione passerà in consiglio comunale a Bergamo lunedì 10 ottobre ma sul parcheggio dell’ex faunistico alla Fara l’Associazione per Città Alta e i Colli di Bergamo, Legambiente, Italia Nostra e WWF Bergamo Brescia annunciano già battaglia.

“Riteniamo – scrivono in una lunga nota congiunta -, come già segnalato in svariate occasioni che proseguire in questo progetto possa produrre nel medio e lungo termine conseguenze molto negative non solo per la valorizzazione turistica ed ambientale del centro storico di Città Alta e dei Colli, ma anche per le scelte relative alla mobilità di tutta la città.

Nella corrispondenza – intercorsa tra le scriventi associazioni e le diverse amministrazioni che hanno ‘ereditato’ l’operazione approvata dalla Giunta Veneziani poco prima del termine del mandato – abbiamo ribadito più volte nel corso degli ultimi anni le criticità che un parcheggio di così notevoli dimensioni dentro la cerchia delle mura, aperto al traffico privato dei non residenti, presenta, ovvero:

rende incerte e aleatorie le possibilità future di disciplinare l’accesso di auto dei non residenti all’interno della cerchia delle mura, e comunque di operare scelte generali sulla mobilità cittadina, creando un pesante vincolo fuori dal controllo delle amministrazioni pubbliche;

comporta una situazione di aggravio pesante sulle vie di ingresso e uscita da Città Alta: l’apertura del parcheggio, prevista dalla convenzione per 24 ore al giorno in ogni giorno della settimana, costituisce un elemento di notevole peggioramento della circolazione su Viale Vittorio Emanuele, e, soprattutto, sulla via San Tomaso, dalle quali dovranno passare le automobili per accedere o uscire dal parcheggio;

– si parla di 470 nuove auto a rotazione che, considerati i costi orari piuttosto elevati annunciati, favoriranno il ricambio, comportando ingressi ed uscite con maggior frequenza, caricando così le vie d’accesso e d’uscita da Città Alta;

– non a caso i principi del Piano Particolareggiato di città Alta, prevedevano piccoli parcheggi per residenti dislocati in vari punti all’interno delle Mura e parcheggi esterni con accessi meccanizzati per turisti e visitatori. Quello che si sta prospettando è invece un punto concentrato di notevoli dimensioni che, se anche potrà ridurre il carico di parcheggio lungo le Mura, di certo peggiorerà la situazione di chi vive fuori da Città Alta ovvero in sua prossimità;

è in contrasto con il Piano territoriale del Parco dei Colli, che demanda le scelte al Piano particolareggiato di Città Alta;

appare in contraddizione, se non addirittura in palese contrasto con gli impegni assunti dal nostro Paese nel perseguire con decisione il contenimento dell’emissione di gas inquinanti e la riduzione dell’uso dei mezzi di trasporto privato, a favore di mezzi pubblici o alternativi alla gomma (scale mobili, ascensori, ecc.).

È inoltre evidente che il tema dell’accesso e della sosta è fortemente incidente sull’equilibrio sociale di Città Alta e sul processo di trasformazione già in atto da alcuni decenni che vede il progressivo esodo delle fasce meno protette, la loro sostituzione con un élite benestante, la perdita di servizi dedicati ai bisogni quotidiani dei residenti sostituiti da servizi rivolti unicamente al turismo, i prezzi esorbitanti degli affitti, l’uso sempre più ampio delle abitazioni trasformate in camere di vacanze, B&B e seconde case.

Le scriventi associazioni ritengono che le scelte relative alla mobilità debbano essere prioritariamente finalizzate, non ad assecondare, ma a riequilibrare i fenomeni descritti, favorendo invece la residenzialità e la ‘mixitè’ sociale.

Rimaniamo, quindi, contrari alla realizzazione del Parcheggio della Fara che appare sbagliato e antistorico”.

Associazione per Città Alta e i Colli di Bergamo – Giuseppe Cattaneo

Italia Nostra Bergamo – Mariola Peretti

Legambiente Bergamo – Nicola Cremaschi

WWF BERGAMO BRESCIA – Danilo Rossi

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