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BergamoScienza

L'evento

“Visioni cosmiche, aberrazioni spaziali” in mostra a BergamoScienza

Il giornalista scientifico Eugenio Sorrentino firma la mostra di immagini astroplanetarie su videowall dal titolo “Visioni cosmiche, aberrazioni spaziali”, realizzata nel quadro delle attività divulgative dell’Associazione culturale scientifica e spaziale Orbiter, con il progetto grafico di Federica Sorrentino, presidente Interact.

La mostra, allestita allo Science Center di BergamoScienza, propone immagini ritratte dagli osservatori astronomici terrestri, dal telescopio spaziale Hubble e dalle sonde interplanetarie, per mostrare come nella storia delle osservazioni di corpi celesti e spazio profondo gli astronomi si siano imbattuti in forme strane e singolari, riconducibili a soggetti ed elementi familiari, che hanno ispirato la denominazione di regioni cosmiche (es. la nebulosa della testa di cavallo).

Nel contempo vengono evidenziati alcuni dei casi più noti di pareidolia, che induce a riconoscere su altri pianeti forme e figure antropomorfe, di animali e cose. Un fenomeno che, così come accade per particolari profili orografici terrestri e per le nuvole, ha dato luogo a supposizioni e chiavi di lettura controverse, dalla interpretazione che fu data ai canali di Schiaparelli al famoso volto sulla superficie di Marte fotografato nel 1976 dalla sonda Viking 1, che si è rilevato effetto della bassa risoluzione e del gioco di ombre.

Le nuvole, il terreno solido, le rocce erose dall’acqua sono i luoghi più frequenti nei quali il nostro cervello interpreta le forme attribuendo varie sembianze. La pareidolia, così frequente sulla Terra, si è spostata nello Spazio, con casi di vera e propria aberrazione e false interpretazioni.

Ingresso libero tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00

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