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La testimonianza

Giovanna, bergamasca a Miami: “L’uragano ci ha terrorizzati, ma il peggio è passato” fotogallery

Giovanna Sbriglione è una 44enne di Bergamo che dal 2011 vive a Miami, a Key Biscayne. Ci ha raccontato come ha vissuto l'arrivo del tremendo ciclone che ha portato morte e distruzione in diverse isole dei Caraibi, prima di scagliarsi sulle coste degli States

Il vento che soffia con sempre maggiore intensità, le notizie e le immagini poco rassicuranti che arrivano dai tg, l’attesa snervante e l’idea di fare le valigie e scappare via. C’era anche la bergamasca Giovanna Sbriglione, con tutta la sua famiglia, a Miami ad attendere quello che è stato ribattezzato l’uragano Matthew, il ciclone nato nei Caraibi che, dopo aver distrutto Haiti e altre isole della zona, si è abbattuto sulla costa Est degli Stati Uniti d’America.

Le news arrivate tra martedì 4 e mercoledì 5 ottobre parlavano di morte e devastazione; perfino il presidente Obama aveva consigliato, a chiunque avesse potuto, di lasciare la Florida nel minor tempo possibile.

Giovanna Sbriglione, bergamasca 44enne trasferita negli States dal 2011 per questioni lavorative, ha anche pensato di ascoltare il consiglio di Obama: “Ma alla fine è stato impossibile – ci racconta -: nell’altro lato della costa, dove il pericolo era pari a zero, tutti gli alberghi erano esauriti e le strade, pochi giorni prima l’arrivo dell’uragano, erano intasate”.

Scene da film, insomma, che non hanno di certo aiutato la famiglia della bergamasca nell’attesa del ciclone. Ciclone che, fortunatamente, ha poi perso d’intensità, improvvisamente: “Si parlava di livello 4, uno dei più forti mai visti – spiega Giovanna -. Poi, per fortuna, giovedì il livello è sceso a 3 e la scorsa notte (tra giovedì e venerdì, ndr) l’uragano non ha fatto grandissimi disastri. Anzi, a noi è sembrato un temporale un po’ più forte del solito, anche se la paura è stata davvero tanta”. 

Barricati in casa, Giovanna, il marito e i due figli di 4 e 7 anni hanno sentito passare la furia del ciclone: “Eravamo pronti per ogni situazione – racconta ancora la bergamasca -, con le valigie già preparate con tanto di passaporti. Avevamo visto le immagini di Haiti dai tg, e vi posso assicurare che abbiamo anche vissuto attimi di terrore. Del resto, non sapevamo cosa aspettarci dal momento che l’ultimo uragano potente da queste parti è passato nel 2005, quando noi non eravamo ancora qua”.

“Abbiamo ricevuto tantissime chiamate dall’Italia, per fortuna abbiamo potuto tranquillizzare tutti. Ora il peggio è passato – racconta Giovanna – e la situazione sta tornando alla normalità: il vento sta scemando anche se il mare è molto mosso, e il cielo è di un bianco favoloso, come non l’abbiamo mai visto prima. Io e la mia famiglia ora siamo tranquilli, e abbiamo cibo per giorni e giorni: temevo che saremmo rimasti senza corrente per diverse ore, così giovedì mi sono trasformata in master chef e ho cucinato tutto quello che avevo nel freezer”.

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