Mostre in città e provincia, percorsi itineranti sul territorio, ricognizioni fotografiche, pubblicazioni monografiche, opere cinematografiche: sono molte le iniziative che dallo scorso inverno si susseguono per rendere omaggio all’arte e alla personalità del maestro Trento Longaretti, che il prossimo 27 settembre compie 100 anni.
In questi giorni si entra nel vivo degli eventi, con una serie di appuntamenti a ingresso libero o su prenotazione.
Da mercoledì 21 (ore 20.45) al 26 settembre viene proiettato all’Accademia Carrara il docufilm che il regista Alberto Nacci ha dedicato all’artista, dal titolo “Trento Longaretti IL CONCERTO”. Si tratta di un originale approccio all’arte e alla figura del maestro bergamasco, che propone un panorama molto ampio sul tema delle arti del Novecento nel nostro territorio.
Un approccio plurale, senza riferimenti specifici alla vita dell’artista, ma con un’attenzione diffusa al mondo dell’alunnato della Scuola dell’Accademia, del collezionismo, della conservazione museale, del dialogo dell’arte, che fanno della Bergamo dell’ultimo secolo una trama unica di relazioni di formazione, produzione, ricerca, scambio nel segno particolare dell’arte pittorica. Una serie di personalità che con Longaretti hanno intensa familiarità prendono la parola rispondendo a un auto invito e alle sue domande su temi d’arte antica, moderna e contemporanea, in una sorta di dialogo a distanza intriso di emozione e di valori artistici, estetici ed umani.
In 58 minuti scorrono visi, luoghi, dipinti, in un ambiente sonoro e luministico curato con sensibilità e precisione da Alberto Nacci, che in questo film ha coinvolto come interpreti, oltre a Longaretti, l’architetto Gianmaria Labaa, il collezionista Nicola Capogrosso, il gallerista Giovanni Bonelli, lo storico dell’arte Carlo Pirovano, il conservatore della Pinacoteca Carrara Giovanni Valagussa, l’artista Mariella Bettineschi.
Giovedì 22 settembre alle 17.30 alla Sala Traini del Credito Bergamasco (via San Francesco d’Assisi 8) viene invece presentato il volume “Scritti in onore di Trento Longaretti – dedicati ai 100 anni del maestro”. La pubblicazione – estratto da “La Rivista di Bergamo” (n.87), in edicola dal 23 settembre – raccoglie i contributi di storici e studiosi d’arte che hanno approfondito i molteplici aspetti dell’arte e della vita di Longaretti: tra gli altri, Amanzio Possenti con un focus sugli anni trevigliesi, Gian Maria Labaa che si concentra sul magistero dell’artista – su cui torna con intenso ricordo l’artista Francesco Coter, Attilio Pizzigoni con l’affresco di un’epoca ricca di sfide culturali, don Giuliano Zanchi che rilegge l’opera di Longaretti sullo sfondo degli sviluppi dell’arte a soggetto sacro nel Novecento, Antonia Abbatista Finocchiaro con uno studio sulle ragioni formali e cromatiche della poetica longarettiana.
Prosegue intanto a Lovere fino al 2 ottobre, all’atelier del Tadini, la mostra dedicata ai cent’anni del Maestro dai suoi allievi. “Da Accademia ad Accademia. Omaggio degli artisti a Trento Longaretti”. Un evento di tutto interesse (corredato da pregevole catalogo), perché offre uno spaccato sintetico di quello che Bergamo produce oggi nel campo dell’arte: su due piani espositivi sfilano i lavori di 29 artisti – ognuno presente con due opere – che hanno contribuito all’odierna fisionomia artistica del nostro territorio, con una grande varietà di linguaggi e forme che si innestano su una matrice d’eccellenza, quel mondo di studio, di selezione, di tenace applicazione che è stato la Scuola dell’Accademia Carrara. Si tratta di una produzione di qualità che mostra di sapere recuperare la testimonianza dei maestri e allo stesso tempo di sapersi reinventare con la ricerca, la sperimentazione, la contaminazione dei linguaggi.
Per il giorno del compleanno dell’artista, il prossimo 27 settembre è prevista infine l’inaugurazione al Museo Bernareggi dell’attesa mostra “Longaretti lungo un secolo”, un’articolata ricognizione dello straordinario percorso artistico del pittore e maestro trevigliese, con 42 dipinti dagli anni Trenta ai primi anni Duemila, a cura di Simone Facchinetti e Carlo Pirovano.
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