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I controlli

Bergamo, meccanici senza autorizzazione: polizia chiude autofficina

L'ordinanza è scattata giovedì 8 settembre, quando il personale della sezione polizia stradale di Bergamo e del comando della polizia locale di Bergamo hanno proceduto congiuntamente a controllare due autofficine in città

Praticava la professione di meccanico senza avere i relativi permessi. Per questo motivo la polizia stradale di Bergamo ha sancito la chiusura di un’autofficina di Bergamo. L’ordinanza è scattata giovedì 8 settembre, quando il personale della sezione polizia stradale di Bergamo e del comando della polizia locale di Bergamo hanno proceduto congiuntamente a controllare due autofficine nell’ambito del rispetto delle normative inerenti la corretta gestione dell’impresa e della tutela ambientale al fine di prevenire l’abusivismo della professione e la verifica dello smaltimento dei rifiuti.

Gli uomini della squadra di polizia giudiziaria della Stradale, unitamente a un equipaggio del nucleo sicurezza urbana della polizia locale, sono intervenuti in via Autostrada e in via Carducci in due autofoccine, una delle quali esercitante anche il servizio di gommista.

Nel primo controllo sono state riscontrate violazioni alla normativa sull’esercizio della professione in quanto il titolare dell’impresa non risultava essere abilitato da parte della Camera di commercio di Bergamo ed è pertanto stato sanzionato secondo la normativa vigente che prevede il pagamento di un somma di oltre 5000 euro e il sequestro ai fini della confisca di tutte le strumentazioni e attrezzature inerenti l’attività; l’esercizio abusivo dell’attività faceva poi emergere la violazione di norme ambientali, con oltre 10.000 euro di contravvenzione. Dal controllo, per le gravi mancanze emerse, è scattata la chiusura dell’officina.

Nel secondo controllo è stata riscontrata una violazione parziale riguardo l’esercizio della professione in quanto l’autofficina, regolarmente abilitata all’esercizio della meccanica, svolgeva anche la professione di gommista per la quale la Camera di commercio di Bergamo non aveva autorizzato l’impresa che, nella circostanza, veniva sanzionata con una contravvenzione di oltre 2500 euro. Relativamente alla tutela ambientale si è riscontrata la violazione di norme circa la tracciabilità e lo smaltimento di olii e rifiuti speciali pericolosi e non, che portavano alle sanzioni previste dal predetto testo unico ambientale con una pena pecuniaria di oltre 5000 euro. L’attività di gommista, in quanto abusiva, è stata interdetta con il sequestro ai fini di confisca della relativa attrezzatura.

Proseguirà nei prossimi giorni la collaborazione fra la polizia stradale e le polizie locali per la prevenzione dell’illegalità delle autofficine, dei gommisti, delle carrozzerie e dei demolitori della provincia bergamasca.

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