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Come una cucina d’arte: all’Accademia Carrara aprono i laboratori dedicati alle famiglie

Al via sabato 3 settembre in Accademia Carrara la serie di laboratori dedicati alle famiglie. Attività di laboratorio intorno ai dipinti di Boldini e Tallone per incoraggiare esperienze condivise tra coetanei e tra genitori e figli. La direttrice Emanuela Daffra promette un calendario di percorsi educativi e formativi per bambini, ragazzi e adulti.

Nel tempo del “museo diffuso”, del “museo-rete”, della “cultura a cielo aperto”, la Carrara di Emanuela Daffra punta a rendere il museo un dispositivo culturale che dialoga a 360 gradi con le istituzioni del territorio e con gli utenti di ogni generazione, a partire dalla prima infanzia fino alla terza età. D’altra parte la neodirettrice della Fondazione Accademia Carrara, all’indomani della nomina, aveva promesso “un museo senza frontiere”.

Un museo come “luogo da vivere insieme”, che valorizza il patrimonio come “corpo vivo e parlante”, non come qualcosa di chiuso in vetrina o come un “gruzzolo imbalsamato”. Ecco quindi, a fianco della progettazione espositiva, il lancio di un progetto educativo aggiornato e rinnovato , con attività formative e ludico-didattiche pensate non solo per gli studenti delle scuole ma per le loro famiglie.

Il via il prossimo sabato 3 settembre, per tutti i weekend del mese, con laboratori incentrati sui “pezzi forti” in mostra in Carrara. Gli incontri prevedono un percorso circolare di un paio d’ore attraverso le sale del Museo e la nuova aula didattica, attrezzata con adeguati sussidi e materiali di lavoro, per vivere e “sperimentare” l’opera d’arte direttamente nel suo habitat conservativo.

Si parte con la lettura del “Ritratto del piccolo Subercaseaux” di Giovanni Boldini, destinatari bambini e ragazzi dagli 8 ai 12 anni (sabato 3-10-17-24 dalle 16 alle 17.30, euro 7): prendendo spunto dagli elementi del quadro, soffermandosi sull’espressione degli stati d’animo e delle emozioni, ogni partecipante realizzerà una storia personale attraverso la tecnica del collage, con condivisione “virale” di esperienze e fotografie relative all’attività svolta.

La domenica mattina, invece, (4-11-18-25 settembre dalle 10.30 alle 12.00, euro 10) protagonista sarà il “Ritratto di Maria Gallavresi con la madre” di Cesare Tallone: adulti e bambini tra i 6 e i 10 anni saranno invitati a riflettere sugli atteggiamenti dell’uno verso l’altro e a creare in laboratorio un personale collage-repertorio dei propri affetti, con documentazione fotografica dell’esperienza del “fare insieme”.

“Si lavora in modo intensivo e non estensivo sul patrimonio artistico, in questo caso alla ricerca dei gesti affettuosi dei personaggi ritratti, per portare a galla l’umanità anche in immagini molto codificate, su cui usualmente non ci si sofferma su tali aspetti”, sottolinea Daffra.

Non si tratta solo di avvicinare i bambini all’arte e al museo, aiutandoli a capire temi e tecniche delle opere attraverso la sperimentazione, si tratta di sollecitare una condivisione diffusa degli spazi della tutela e della promozione artistica e di educare al piacere della fruizione diretta, “concreta”, dell’opera d’arte, nell’epoca della riproducibilità seriale e immateriale delle immagini.
E’ un’impostazione che richiede l’impegno di professionalità specifiche, quali il coordinamento della storica dell’arte Silvia Mascheroni (docente Università Cattolica di Milano, Commissione “Educazione e mediazione” di ICOM Italia e Fondazione ISMU) e la collaborazione di educatori museali come Annamaria Spreafico, referente per i soggetti e gli enti del territorio con cui la Carrara ha avviato e avvierà percorsi e relazioni per affinità, risonanze e collegamenti interdisciplinari.

In quest’ottica nei progetti laboratoriali sono coinvolti anche mediatori culturali di altre lingue e culture, portatori di punti di vista inusuali sul nostro patrimonio artistico, oltre ad educatori con competenze attoriali di affabulazione, per raccontare miti e storie a partire da un dipinto: il percorso dei racconti avrà inizio in autunno, con calendario da definirsi (il sabato pomeriggio).
Quanto all’alternanza scuola-lavoro, voluta per legge dal governo Renzi, è previsto il coinvolgimento dei licei e degli istituti tecnici, ma i dettagli delle proposte calibrate su scuole di vario ordine e grado saranno resi noti a fine settembre in un incontro dedicato agli insegnanti.

L’obiettivo, sottolineano Daffra e Mascheroni, è coinvolgere sempre più soggetti del territorio, per “costruire legami di senso in ambiti di specificità”, come è già avvenuto con Fondazione Bergamo nella Storia, e predisporre percorsi culturali “in ambito di accessibilità non solo fisica ma cognitiva ed esperienziale”, con un occhio anche a specificità delicate come la disabilità cognitiva.

Nel momento in cui le scuole aprono i loro musei, come il MusLi del Sarpi o il TIME dell’Esperia, nell’intento di creare ambienti polivalenti, con una parte espositiva e una laboratoriale, i Musei aprono aule didattiche, pensate per ragazzi, famiglie, scolaresche. La speranza è che queste formule, che investono sul futuro in termini di orientamento, di competenze interdisciplinari, di crescita del capitale territoriale, aiutino non solo a tramandare le conoscenze ma anche, per quello che si può, “a interpretare e decifrare il nostro mondo per costruire quello che verrà”.

Per informazioni su costi, orari e prenotazioni (obbligatorie) 035.234396; servizieducativi@lacarrara.it

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