Roma città dimessa. La giunta Raggi perde pezzi, si sono dimessi il capo di gabinetto Carla Raineri e l’assessore al bilancio Marcello Minenna, oltre ai vertici dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico capitolina: dopo il direttore generale Marco Rettighieri, anche l’amministratore unico Armando Brandolese. Si è dimesso anche l’amministratore unico di Ama Alessandro Solidoro.
Il banco di prova del Movimento 5 Stelle di governare una grande città come Roma si sta rivelando molto difficile. I politici bergamaschi non mancano di commentare.
Giacomo Angeloni, assessore del Comune di Bergamo, (Partito Democratico) scrive: “Ho perso il conto quanti capo di gabinetto ha cambiato la Raggi in 70 giorni?”.
L’assessore regionale alla mobilità Alessandro Sorte (Forza Italia) commenta: “A soli 70 giorni dalle elezioni (un record) a Roma si dimettono il capo di gabinetto e l’assessore al Bilancio della giunta Raggi. Amministrare non è facile cari Grillini”.
Eleonora Ninkovic, sindaco di Torre de’ Busi è più clemente: “C’è anche chi non capisce nulla e sta seduto sulla poltrona in attesa di ordini…meglio che chi non si senta in grado o rilevi impedimenti abbia il coraggio di levarsi subito”.
Il sindaco di Scanzorosciate, Davide Casati (Partito Democratico) scrive: “Un conto è fare sempre opposizione, criticare, scrivere.. Un conto è governare… Governare è difficile, complesso, richiede studio, tempo, conoscenza, passione e pazienza, e solo facendolo lo si può capire… A volte si assumono decisioni convinti che siano le migliori ma poi ci si accorge che non era così, che alcune norme non lo consentivano, a volte pensi di fare il meglio per un quartiere ma poi le critiche ti fanno aprire gli occhi rendendoti conto che ci sono tanti diversi punti di vista, a volte assumi scelte veloci e in poco tempo perché non hai alternative col rischio di fare errori e poi la gente non capisce il perché.. Un conto è fare, un conto è parlare.. Benvenuti nella realtà”.
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