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La lettera

Il Comitato Musulmani: “Redona ci ha accolti: ma da giovedì siamo di nuovo in strada”

Dopo un mese di permanenza nella palestra di Redona il Comitato Musulmani di Bergamo traccia un bilancio positivo dell’esperienza ma si dice preoccupato dell’immediato futuro: il 31 agosto, infatti, scade la concessione della sala e dal 1° settembre la questione si ripresenterà. A meno che il Comune di Bergamo intervenga prima.

“Il seguente comunicato vuole testimoniare quanto sia di estrema facilità ottenere una buona convivenza nella società multiculturale che ormai è caratteristica della città di Bergamo. Non pochi giorni fa i fedeli musulmani del Comitato Musulmani di Bergamo venivano disegnati come persone che creano solo disordine e casino. Mentre si scopre, invece, come sia passato oltre un mese senza che mai si sia sentito parlare di loro. Questo può solo dimostrare come non siano le persone ad essere sbagliate, bensì le situazioni sfavorevoli di ingiustizia in cui le stesse vengono poste. Sta di fatto che, da quando il comune di Bergamo e le autorità sono intervenute concretamente nel cercare una soluzione al problema dei fedeli, cioè dal 22 luglio scorso, si è potuto ottenere questa serenità e questa tranquillità che ha accompagnato la comunità, e altrettanto la società cittadina, in questo periodo. Non solo, ma anche la visita ed il saluto del parroco della chiesa di Redona, dei ragazzi dell’ Edonè, di Don Massimo Rizzi e del comune rappresentato dall’assessore Giacomo Angeloni nella palestra che ci era stata affidata come luogo provvisorio, è stata un segnale di vicinanza e di ospitalità che ci hanno fatto sentire finalmente ‘cittadini’ di Bergamo, e soprattutto ‘cittadini’ italiani.

Per questo il nostro ringraziamento è di dovere per tutte queste persone, al parroco, ai ragazzi fantastici dell’Edonè con i quali alcuni fedeli hanno scambiato qualche momento di caffè, e soprattutto ai vicini i quali mai si sono lamentati per la nostra presenza.

Purtroppo però, questo periodo di serenità e tranquillità si avvicina, a quanto pare, a diventare un vecchio ricordo, visto che la nostra presenza nella palestra di Redona sta volgendo al termine. Difatti il 31 agosto, come da contratto di utilizzo della sala, sarà l’ultimo giorno dei fedeli in questa struttura, e ci troveremo già dal mattino successivo nuovamente senza un luogo ove pregare.

In attesa che venga risolto il diverbio sulla moschea di Via Cenisio, noi del Comitato non chiediamo altri che un luogo dignitoso ove poterci ritrovare, pregare insieme, chiedere la pace insieme, incitare i fedeli a donare il proprio sangue e gli sms solidali per i terremotati di pochi giorni fa, o di cominciare ad uscire dal guscio per rendersi partecipi della vita sociale della città.

Non vogliamo essere costretti a tornare a pregare per strada sotto la pioggia e il freddo che tra poco ritornerà; non vogliamo essere costretti a dare fastidio ad ‘alcuni’ vicini, bensì vogliamo che i nostri anni prossimi diventino come questo mese appena trascorso”.

Comitato Musulmani di Bergamo

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