Dovrebbe svolgersi oggi, martedì 30 agosto l’autopsia sul corpo di Gianna del Gaudio, la professoressa in pensione uccisa nella sua villetta nella notte tra venerdì e sabato (leggi).
Lo ha deciso il sostituto procuratore di Bergamo Laura Cocucci: l’esame autoptico potrebbe chiarire ulteriormente le dinamiche della morte, avvenuta in seguito a un taglio di coltello alla gola.
Intanto è proseguita da parte degli inquirenti la ricerca dell’arma con cui la donna, 63 anni, originaria di Avellino, è stata sgozzata. L’autore del delitto potrebbe averla buttata da qualche parte nella fuga.
Secondo il racconto del marito, l’ex capostazione Antonio Tizzani (indagato a piede libero, come atto dovuto), un uomo incappucciato è scappato dall’abitazione.
Alcuni vicini di casa raccontano di aver sentito il Tizzani gridare lungo il vialetto di casa: “Perché l’hai fatto?”. Inseguiva il ladro assassino? O si rivolgeva a qualcuno che conosceva?
Gli inquirenti stanno ancora cercando conferme al racconto del marito, portato in caserma insieme ai due figli, Mario e Paolo, la stessa notte dell’omicidio. Perché non risultano effrazioni a porte e finestre, ragion per cui rimangono dubbi sul fatto che un ladro o uno sconosciuto siano entrati nell’abitazione dell’ex insegnante del Rubini di Romano di Lombardia e l’abbiamo sgozzata lasciandola in un lago di sangue in cucina.
Intanto vagliano la vita della famiglia per capire se ci fossero tensioni, ma non sembrano aver trovato pecche o rapporti difficili.
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