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I danni

La furia del nubifragio su Bergamo: oltre 500 chiamate ai Vigili del Fuoco in tutta la Provincia fotogallery video

Un temporale dalla violenza eccezionale si è abbattuto domenica 31 luglio sulla Bergamasca: sin dalle prime ore del mattino forti raffiche di vento e pioggia battente hanno messo a dura prova non solo alberi e segnaletica stradale ma anche la tenuta dei tetti.

La zona più colpita è stata la fascia centrale della provincia, dall’Isola all’hinterland fino al capoluogo e al Sebino: la furia del temporale ha chiamato subito agli straordinari gli uomini della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco che si sono spalleggiati nel fronteggiare l’emergenza ma anche i privati cittadini si sono rimboccati le maniche e sono scesi in strada per fare il possibile quando i danni non ha riguardato direttamente le loro proprietà.

Più di 500 le richieste di intervento registrate dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo, oltre 120 i volontari, coordinati in 20 squadre, di Protezione Civile che in mattinata hanno lavorato senza sosta per il ripristino delle condizioni di sicurezza e per lo sgombero delle piante abbattute dal vento.

Piante che hanno rappresentato il problema maggiore durante l’ondata di maltempo: rami spezzati sono stati all’ordine del giorno ma spesso l’intero tronco è stato sradicato dal terreno ed è finito in mezzo alla strada, impedendo il passaggio agli automobilisti.

A Dalmine forse le conseguenze più gravi con tantissimi danni in ogni frazione, nessuna esclusa: il Comune, dopo una prima valutazione, ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale, invitando i cittadini a rivolgersi immediatamente al 112 per gli interventi urgenti e di aspettare invece lunedì 1 agosto per quelli di minore entità. Addirittura qui una gru da cantiere è stata sollevata da terra e ha distrutto il tetto di un’abitazione.

Anche a Lallio, Treviolo, Stezzano e Osio Sotto sono state ore di paura per numerosi cartelli pubblicitari e di segnaletica stradale divelti dal terreno.

Nella zona dell’Isola la corrente elettrica è mancata per parecchio tempo: emblematico il caso di Bonate Sotto dove, a causa di un danno proprio ai cavi elettrici, per 12 lunghe ore molti cittadini sono rimasti al buio. A Calusco una tromba d’aria è riuscita addirittura a scoperchiare il tetto di un condominio, scagliando pesantissimi detriti sulla strada sottostante. Colpitissimi anche Ponte San Pietro, Filago, Brembate e Ambivere.

Anche il capoluogo non ha passato attimi semplici: solito allagamento al sottopasso del rondò delle Valli, alcune vie trasformate in fiume e alberi che, soprattutto tra Monterosso, Redona e Valtesse, hanno interrotto il passaggio.

Notizie pessime anche per l’agricoltura: il  maltempo quest’anno sta distruggendo interi raccolti, con i danni che superano abbondantemente i 5 milioni di euro. Pochi disagi, invece, allo scalo di Orio al Serio dove l’emergenza è stata contenuta, pur con qualche ritardo e un volo dirottato su Verona.

Probabilmente solamente lunedì in tarda mattinata si potranno avere numeri più precisi sugli innumerevoli interventi portati a termine in provincia in quella che è stata una vera e propria domenica di paura.

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