Unioni civili al Comune di Bergamo, si parte: lunedì 25 luglio Palazzo Frizzoni ha aperto le prenotazioni e nella stessa giornata quattro coppie omosessuali hanno manifestato il proprio interesse, tra cui una che ha già celebrato un matrimonio all’estero e che ora chiede il riconoscimento anche in Italia.
Il Comune aveva immediatamente recepito il parere favorevole del Consiglio di Stato al decreto sui registri per le unioni civili: decreto che permetterà la celebrazione delle prime unioni civili in attesa dei decreti attuativi.
L’assessore ai Servizi demografici Giacomo Angeloni e quello alle Politiche sociali Maria Carolina Marchesi a giorni convocheranno il tavolo contro l’omofobia per stabilire modalità e spazi delle cerimonie: vi parteciperanno, oltre ai due assessori, arcilesbica e arcigay, i capigruppo di maggioranza e minoranza.
Da qui uscirà anche una decisione curiosa, quella sul tradizionale regalo che l’amministrazione fa alle coppie di neosposi: oggi un libro sull’Accademia Carrara ma la volontà è quella di trovare qualcosa di diverso.
Al momento ad essersi prenotate per le unioni civili sono tre coppie di donne e una di uomini mentre un’altra ha manifestato interesse e a breve potrebbe mettersi in coda.
Operativamente non si procederà ad alcuna cerimonia prima del 14 agosto: le unioni civili con ogni probabilità verranno svolte nelle stesse sale messe oggi a disposizione dal Comune per i matrimoni e celebrate dal sindaco o dagli ufficiali di stato civile delegati.
Con il decreto va così a morire il registro delle unioni civili istituito dal Comune di Bergamo perché superfluo: nei prossimi giorni l’assessore Angeloni invierà agli iscritti al vecchio registro una lettera per comunicare la possibilità alle coppie omosessuali dell’unione civile e per informare quelle eterosessuali di quella del registro conviventi.
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