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Sì del consiglio

Altro passo verso la vendita dello stadio, Gori: “Una soluzione concreta dopo 30 anni”

Scontro tra maggioranza e opposizione sul futuro del Comunale: le soluzioni prospettate dopo la scelta di confermare in centro città l'impianto non soddisfano Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Dopo quasi tre ore di discussione, a tirare le fila del consiglio comunale ci pensa il sindaco Giorgio Gori: “Vorrei sottolineare l’importanza del passaggio che completiamo oggi. La vicenda dello stadio trova, a partire da questa delibera, una concreta soluzione dopo 30 anni. Riportare lo stadio in centro città non è una resa né un ripiego rispetto a un progetto, quello del Parco dello Sport, a cui non abbiamo mai creduto. In questa delibera c’è la nostra visione urbanistica che vuole riportare o tenere al centro della città servizi e funzioni che la qualificano invece di indebolirla”.

Ed effettivamente la variante al Pgt che conferma lo stadio in centro città, passata in consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione di massa dell’opposizione, fa da preludio a quanto succederà alla fine dell’anno con piano delle alienazioni e bando definitivo per la vendita del Comunale.

Un passaggio che non ha trovato, come preventivabile, l’approvazione dell’opposizione: Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia i più critici e combattivi, in particolare sul tema dei parcheggi e della viabilità nei quartieri circostanti, convinti ancora di come la soluzione del Parco dello Sport a Grumello al Piano fosse l’ideale. 

L’amministrazione, e l’assessore Stefano Zenoni in particolare, ha però difeso la propria scelta, presa seguendo la linea guida del non consumo di suolo libero: “Siamo consapevoli dei pro che ne derivano ma anche delle riflessioni che essa impone – commenta – Parlando di mobilità lo stadio ha generato e continua a generare grande pressione sui quartieri circostanti, in particolare durante le partite dell’Atalanta. L’impianto è raggiungibile quasi esclusivamente con il mezzo privato e la scelta di tenerlo in centro città ci stimola nello sviluppo di forme diverse per arrivarci: attualmente l’afflusso medio è di 10mila spettatori, di cui il 20% abbondante proviene dalla città e potrebbe usare già mezzi alternativi e il 30% arriva dalla Val Seriana servita dalla Teb. Già oggi quindi la metà degli spettatori potenzialmente potrebbe usufruire di mezzi alternativi per raggiungere il Comunale. Inoltre abbiamo spinto perché venisse inserito nella variante l’obbligatorietà per il privato che acquisterà di realizzare un percorso ciclabile da San Fermo che non contrasti con la previsione della nuova linea T2 Teb”.

Sui parcheggi, vero e proprio oggetto del contendere, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno dato battaglia: la presenza di 2mila metri quadrati di strutture commerciali all’interno della struttura esistente, secondo l’opposizione, oltre che penalizzare i negozi di vicinato, porterebbero un sovraccarico insostenibile per la zona che al momento dispone di parcheggi polifunzionali utilizzati anche da chi viene da fuori per raggiungere il centro o altre zone della città.

Elemento di criticità è stato rilevato nell’alienazione del parcheggio della Curva Pisani, attualmente parcheggio di attestazione che l’opposizione chiede di salvaguardare come pubblico “con la previsione a cura e spese dell’attutire di formazione di parcheggi interrati anche nel sottosuolo dello stesso”, così come forti perplessità sono state espresse sulla valutazione della struttura fatta da Avalon.

Alla fine dei cinque emendamenti, di cui uno trasformato in un’ordine del giorno collegato, presentati dall’opposizione solamente due hanno messo d’accordo tutto il consiglio: il primo prevede l’aggiunta dell’intersezione tra via Ponte Pietra e via Fossoli tra quelli pericolosi oggetto di revisione insieme agli incroci via Lazzaretto-via Crescenzi e viale Giulio Cesare-via Ponte Pietra; il secondo, appunto l’ordine del giorno collegato, che prevede il posizionamento delle barriere di prefiltraggio sul terreno che diventerà privato e non su quello comunale. 

Rispedite al mittente le proposte della Lega Nord, sottoscritte anche da Fratelli d’Italia e Forza Italia, di stralciare la possibilità di monetizzare gli standard per le funzioni terziarie e commerciali e di salvaguardare come pubblico il parcheggio della Curva Pisani. 

Dalla discussione sono però emersi elementi che l’amministrazione non potrà sottovalutare: la questione della sicurezza una volta che lo stadio diventerà privato, sollevata da Luciano Ongaro o quella di una “ztl colabrodo, soprattutto in via Celestini” esposta da Gianfranco Ceci.

Le prossime tappe? All’assessore Francesco Valesini il compito di riassumere: “A fine ottobre arriveremo all’approvazione definitiva con il piano delle alienazioni e la pubblicazione del bando di vendita con termine entro la fine dell’anno”.

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