• Abbonati
In aula

“Non sapevo di essere laureato”, la difesa di Renzo Bossi al processo

"Ho saputo della mia laurea in Albania solo dopo questa indagine". Si esprime così Renzo Bossi durante il processo che lo vede imputato, per appropriazione indebita, insieme al padre Umberto e all'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito.

“Ho saputo della mia laurea in Albania solo dopo questa indagine”. Si esprime così Renzo Bossi durante il processo che lo vede imputato per appropriazione indebita insieme al padre Umberto e all’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. La laurea a cui si fa riferimento è quella ottenuta presso l’Università Kristal di Tirana. Quel titolo di studio, secondo l’accusa, sarebbe stato “comprato” con 77mila euro sottratti alle casse del Carroccio.

“Non ho mai chiesto denaro all’amministrazione del partito e tanto meno all’ex tesoriere Belsito. Non ho mai ricevuto indennizzi o altri benefici di natura economica, non avevo bisogno di chiedere soldi. Al contrario io, come tanti altri eletti della Lega Nord, versavo un contributo volontario al partito”, spiega il figlio di Umberto Bossi.

Nel mirino del pm Paolo Filippini, che ipotizza il reato di appropriazione indebita, sono finiti circa 500 mila euro di rimborsi della Lega Nord utilizzati dal Senatur e dai suoi figli per soddisfare tutta una serie di spese personali, tra le quali rientrano l’acquisto di auto di grossa cilindrata, il pagamento di multe e contravvenzioni, spese necessarie per i lavori di ristrutturazioni in immobili di Roma e Gemonio e l’acquisto di una laurea in economia. Tutte accuse che “il trota” ha prontamente respinto.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI