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The show must go on

Christo, è tutto finito? Dopo la passerella ecco due nuove opere

L'artista, 81 anni compiuti lo scorso 13 giugno, ha in cantiere altri due progetti da realizzare: "Over The River" in Colorado e "Mastaba" nel deserto degli Emirati Arabi.

Sulla passerella di Christo è calato il sipario. Secondo le stime della prefettura di Brescia sono state in media 100mila le persone al giorno che si sono messe in marcia verso il lago d’Iseo. Altre stime parlano di un milione e mezzo di visitatori dal 18 giugno al 3 luglio 2016.

“La cosa importante di questi progetti è che prima o poi finiscono, perché nessuno può possederli. La libertà non è possesso”. Così Christo ha risposto a chi gli chiedeva se si potrà ancora camminare in futuro sui pontili galleggianti.

Parlando all’assemblea dell’Icom a Milano (il congresso dei musei mondiali, ndr), ha osservato che “l’opera d’arte non è “The Floating Piers”, su cui si cammina  per 15 giorni, ma è il viaggio: chi ci è andato se li porterà nella mente per tutta la vita. Questa installazione è di tutti quelli che ci sono passati sopra.”

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Tutto finisce qui, dunque? Certo che no. L’artista, 81 anni compiuti lo scorso 13 giugno, ha in cantiere altri due progetti da realizzare: “Over The River” e “Mastaba”.

Il primo prevede l'”impacchettamento” di un fiume con della stoffa argentata. Una striscia di circa sei chilometri che, secondo il progetto suo e della compagna Jean Claude, scomparsa nel 2009, dovrebbe sospendersi lungo il corso del fiume Arkansas, in Colorado.

Tempi di realizzazione? Varcata la dead line originaria, fissata al 2014, si valuta che l’opera non potrà vedere la luce prima del 2018. Oppositori permettendo, ovviamente.

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Ad ostacolare la creazione della nuova opera di Land Art sono i rappresentanti di ROAR – Rags Over The Arkansas River (ossia Stracci sopra il fiume Arkansas), un gruppo di protesta che si è opposto all’installazione per motivi di impatto ambientale.

Dal canto suo, Christo, abituato a dialogare con la natura attraverso la sua arte, ritiene di aver preso tutte le misure cautelari calcolando l’impatto sulla fauna locale, sul traffico fluviale, sui pescatori e di aver anzi trasformato la realizzazione del progetto in un’occasione di studio del territorio, di salvaguardia e valorizzazione.

Secondo alcune stime, “Over the River” porterebbe all’economia locale 121 milioni di dollari, attirando oltre 400mila visitatori.

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Il secondo lavoro, “Mastaba”, è un parallelepipedo composto da oltre 410mila barili di petrolio vuoti nel deserto degli Emirati Arabi Uniti. Una scultura alta 150 metri, profonda 225 e lunga 300.

Il progetto ha avuto una gestazione lunga oltre trent’anni, durante i quali l’artista ha visitato insieme alla moglie le zone desertiche degli Emirati Arabi Uniti alla ricerca del sito migliore per la sua creatura.

Ispirata nelle forme a una tipologia di antica tomba egizia, diventerebbe la più grande scultura al mondo e, al contrario dell’usuale produzione di Christo, sarebbe un’opera permanente.

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