• Abbonati
Le finals

La notte del basket: Milano per lo scudetto in Italia, Warriors per l’anello in Nba

Matchpoint in Italia per l'Olimpia e in America per Golden State: le serie sono rispettivamente sul 3-2 e 3-1. Alessandro Gentile e Stephen Curry uomini simbolo: riusciranno a chiudere nella notte?

di Ezio Sorti

Lunedì notte è LA notte nel mondo della palla a spicchi. Che siano in Italia o in America, le “finals” sono sempre un momento speciale, per qualsiasi appassionato di pallacanestro, specialmente quando si parla di gare decisive: stasera l’Olimpia Milano andrà a Reggio Emilia per cercare di aggiudicarsi il titolo, poco dopo tocca ai Golden State Warriors in casa contro i Cavaliers.

Olimpia Milano – Reggio Emilia (Serie 3-2)

Alle 20.45, Milano si giocherà il suo primo match ball in casa dei reggesi, che non vogliono farsi sfuggire il titolo ancora una volta, dopo l’esaltante serie dell’anno scorso persa agli sgoccioli contro Sassari. Davanti però gli emiliani si troveranno una squadra che ha dimostrato di voler il tricolore a tutti i costi, dopo una coppa Italia vinta ma una deludente prestazione in Europa. Tuttavia Reggio fino ad ora ha dimostrato di non essersi fatta intimorire dai tanti titoli che i milanesi portano con sé nella loro storia e cercherà di trionfare davanti al proprio pubblico. La differenza fra le due squadre è minima: gli stili di gioco sono diversi, la qualità quasi è la stessa. Questo si è visto fin dalla regular season, con Milano che è andata a qualificarsi al primo posto, subito seguita da Reggio.

Anche in questi Playoff, lo scontro è ad armi pari: nelle prime due gare, al Mediolanum Forum, nonostante due partite non semplici, l’Olimpia è riuscita ad imporsi e a portarsi sul 2-0, ma Reggio in casa ha reagito di cuore andando a pareggiare la serie. Sabato 11 giugno in gara 5 la squadra capitanata da Alessandro Gentile ad Assago ha travolto Reggio, in una partita che è andata a concludersi sul 97-73, ma che fin dall’inizio non ha avuto storia, con l’eccezione di qualche reazione d’orgoglio degli emiliani guidati da Della Valle e Aradori e contanti di assenze importanti. Lunedì sera dunque i reggesi non possono assolutamente sbagliare, e davanti ai loro tifosi dovranno portare il verdetto nella decisiva gara 7: come si dice in questi casi, o si vince o si va a casa.

Golden State Warriors – Cleveland Cavaliers (Serie 3-1)

Anche oltre oceano, la situazione è simile: nel campionato più spettacolare del mondo infatti gli Warriors sono ad un passo dal secondo titolo consecutivo. Tutto è pronto a Oakland dove si giocherà l’importantissima gara 5, primo match ball per Golden State. Fino ad ora la squadra trascinata dall’MVP Curry ha dimostrato di essere la più gettonata per il titolo NBA, essendo quella che ha concluso la regular season con più punti ed avendo infranto record su record in una stagione rivelatasi straordinaria.

Dall’altra parte si presentano i Cavaliers, guidati dal “King” LeBron James, per i quali questo titolo ha un sapore particolare: da una parte la ferita ancora aperta dell’anno scorso, quando i Cavaliers persero nelle finals proprio contro gli Warriors, dall’altra una città, quella di Cleveland, che non vince un titolo in qualsiasi lega sportiva dal lontano 1964, e che quindi ha tanta voglia di festeggiare. Tuttavia i Cavaliers, che si sono dimostrati la miglior squadra della Eastern Conference, contro i campioni in carica hanno subito mostrato tutte le loro lacune (e anche la differenza di qualità fra le squadre dell’East e del West, quest’ultime nettamente migliori), e subito sono andati sotto 2-0 nelle gare in trasferta, in due partite ampiamente criticate per lo scarso spettacolo.

In gara 3, a Cleveland, la storia è stata un’altra: la franchigia di casa, trascinata dai 32 punti di James e i 30 di Irving, si è imposta sugli ospiti con un sonoro 120-90 carico di speranze, rivelatesi tuttavia subito vane. Infatti in gara 4 i padroni di casa si sono fatti surclassare da un Curry da 38 punti e i suoi Warriors, squadra che ha dimostrato una maggior coesione ed una maggior concentrazione, al contrario dei Cavaliers, che hanno cercato di rimediare alla partita solo nei minuti finali, in fretta e furia.

Nella notte tra lunedì e martedì, alle 3 italiane, il verdetto: a Oakland, in California, gli Warriors hanno l’occasione di conquistare il secondo titolo consecutivo davanti ai loro tifosi, mentre Cleveland può portare la serie sul 3-2 e giocarsi gara 6 in casa. Agli Warriors mancherà il lungo Draymond Green, squalificato per i 3 “flagrant” commessi fin qui. Infatti dopo le due scorrettezze commesse contro gli Oaklahoma City Thunders, il giocatore è stato avvertito che, se ne avesse commessa una terza, la squalifica sarebbe scattata automaticamente: ed ecco che in gara 4 il lungo ha riservato un colpo ad un LeBron in procinto di scavalcarlo letteralmente.

Nonostante l’assenza importante, la città e la squadra non hanno intenzione di lasciarsi sfuggire l’occasione. Coach Kerr avvisa: “Chiudere sul proprio campo è sempre difficile”.

La tensione è tanta, le aspettative sono alte. Riuscirà Cleveland, ferita nell’orgoglio, a dare nuove speranze a questa serie o Curry e soci potranno festeggiare il trionfo ancora una volta?

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI