Sarà celebrato sabato 4 giugno alle 15 al tempio votivo di via Dello Statuto il funerale dell’avvocato Antonino Scopazzo (per tutti Nino) morto a 57 anni mercoledì 1 giugno in un incidente stradale in via Zanica a Bergamo. La camera ardente, fanno sapere i familiari, sarà aperta nella mattinata di sabato all’ospedale Papa Giovanni XXIII.
Il pubblico ministero Antonio Pansa ha deciso di non disporre l’autopsia sul cadavere del legale, visto che non ci sono molti dubbi sulla dinamica del sinistro. Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti sul posto, Scopazzo era appena uscito dalla palestra e a bordo del proprio scooter stava percorrendo la provinciale Cremasca, quando per cause ancora da chiarire sarebbe stato travolto da una Bmw 218 guidata da un 51enne di Valbrembo che si stava immettendo sulla carreggiata dal centro Galassia. (leggi)
Un impatto violento, con il legale che è finito rovinosamente a terra. Inutile l’intervento dei medici del 118 e il trasporto all’ospedale Papa Giovanni, dove è morto poco dopo.
Il sostituto procuratore Pansa ha iscritto nel registro degli indagati il guidatore dell’auto, con l’accusa di omicidio stradale (leggi). Sottoposto alle analisi del caso, l’automobilista non è risultato comunque alterato fisicamente. Sarebbe quindi stata una fatale distrazione a provocare la tragedia.
Scopazzo, noto avvocato penalista cittadino (il suo studio era in via Masone) come lo era stato il padre, era sposato con una collega, Piera Pedersoli, dalla quale aveva avuto due figlie, Francesca e Alessia, entrambe poco più che ventenni. Un paio d’anni fa, tra l’altro, aveva perso un cugino sempre in un incidente in scooter.
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