Lo scontro tra maggioranza e opposizione a Telgate è da sempre questione pressochè quotidiana: la gestione amministrativa della Giunta leghista non è mai piaciuta alla lista Per Telgate e al suo capogruppo Fabio Turani che, spesso, integra le battaglie in consiglio comunale con alcuni post frizzanti sul proprio blog.
L’ultima diatriba è nata sulla recente trasferta romana del sindaco Fabrizio Sala: il 10 maggio scorso, infatti, il primo cittadino si era recato nella Capitale per portare all’attenzione del Parlamento (nella foto) l’iniziativa con la quale nell’estate del 2015 aveva invitato i propri cittadini a fare richiesta formale per avere “lo stesso trattamento economico di 37 euro giornalieri riservato a tutte le persone richiedenti lo status di profugo”.
Iniziativa che era piaciuta anche ad altri amministratori fuori dai confini comunali e provinciali ma che già era stata motivo di critica da parte dalla minoranza telgatese, la stessa che ora è tornata all’attacco sul rimborso che il Comune ha corrisposto al sindaco per quella trasferta.
“Il sindaco si è fatto rimborsare dal Comune le spese per il suo viaggio a Roma giustificandole con la ‘missione istituzionale’ – scrive critico il capogruppo di minoranza Fabio Turani – 436,85 euro per la partecipazione alla conferenza stampa in cui i leghisti hanno proposto una mozione basata sulla penosa vicenda dei 37 euro. Vi sembra una missione istituzionale, o, piuttosto, l’ennesima trovata pubblicitaria? Ne ho talmente piene le tasche di questa roba che presenterò una mozione per il rimborso integrale della cifra al Comune”.
Sorpreso dall’offensiva della minoranza, il sindaco Sala ha replicato: “Il Comune ha rimborsato la mia prima missione istituzionale da sindaco in due anni di amministrazione con determina firmata dal segretario comunale – spiega – Definiscono ‘vergognosa’ l’iniziativa sui 37 euro? Lo chiedano ai cittadini se è vergognoso oppure se lo è destinare le risorse ai richiedenti asilo. Si tratta di una missione, non capisco dove sia il problema: prima di parlare forse dovrebbero farsi un esame di coscienza visto che non si prendono nemmneno u’ora di permesso per venire ai consigli comunali”.
Ma la questione rimborso è solo uno dei punti sui quali la minoranza critica l’amministrazione: il recente accordo sull’agrinido ha creato altri malumori, specialmente nell’associazione Terra Viva che, dopo la notizia del salvataggio appresa dai giornali, ha cancellato una serata organizzata da tempo.
“Una beffa per un comitato di cittadini che da mesi stava costruendo un ampio progetto di sostegno economico – spiega Turani, membro dell’associazione Terra Viva – I cittadini hanno preparato l’assemblea, hanno organizzato una vasta campagna informativa, si sono confrontati per mesi con le amministrazioni locali, hanno coinvolto la proprietà e le associazioni, per sentirsi dire, poco prima dell’iniziativa, che tutto era stato risolto e che non sarebbe servito alcun sostegno economico. Un’umiliazione. Un sindaco serio avrebbe costruito con l’associazione il sostegno all’agrinido, avrebbe condiviso gli obiettivi e il metodo”.
Anche qui una posizione comune è ben lontana: “Il capogruppo di minoranza a che titolo parla di agrinido, visto che non è presidente né portavoce dell’associazione? Forse perchè non ha trovato lui i fondi? Mi sembrava di aver capito che la struttura fosse da salvare per il bene della comunità”.
Nemmeno il tempo di chiudere un dibattito che subito se ne apre un altro: “E dalla minoranza – conclude Sala – sto ancora aspettando una risposta sulla delega per le unioni civili….” .
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