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Il suggerimento

Isnenghi: per rilanciare e liberare il centro biglietti famiglia per l’autobus nei weekend

Mirko Isnenghi commerciante della zona storica di Bergamo bassa, via Tasso, e da sempre attento alle dinamiche del cuore cittadino, commenta il progetto che il sindaco Giorgio Gori ha illustrato nei giorni scorsi.

Mirko Isnenghi commerciante della zona storica di Bergamo bassa, via Tasso, e da sempre attento alle dinamiche del cuore cittadino, commenta il progetto che il sindaco Giorgio Gori ha illustrato nei giorni scorsi.

“Ieri sera il nostro Sindaco ha presentato il progetto per il futuro commerciale di Bergamo. Un progetto che nel suo insieme è condivisibile, che parla chiaro del rispetto dell’attuale centro Piacentiniano, che cestina le manie di “Grandeur” delle passate amministrazioni, quando si pensava ad una Bergamo Sud senza pensare al conseguente disfacimento delle via centrali. Ha parlato di mantenere nella nostra area tutte le attrattive culturali, politiche, (qualcuno a suo tempo pensava di trasferire gli uffici Comunali) e commerciali nell’area storica attuale.

Un progetto che speriamo abbia attuazione al più presto.

Restano ancora delle criticità, quali, per esempio, il trasporto pubblico inadeguato alle richieste di una cittadinanza che dovrebbe abbandonare l’auto.

Se pensiamo che la classica famiglia di 4 persone che utilizzasse l’autobus per venire da Seriate a Bergamo pagherebbe, per il tragitto andata e ritorno, circa 15 euro, se poi, visto che si trova in Bergamo, dopo un’ora pensassero di andare a fare un giro in Bergamo alta, la cifra raddoppierebbe. Certamente troppo per un giorno all’anno, anche perché due potrebbero cominciare a sembrare troppo.

A questo punto per un rilancio della città, sarebbe opportuno istituire per i fine settimana il biglietto giornaliero come fatto sabato scorso durante la manifestazione dei commercianti del centro e, magari, cominciare a pensare a biglietti famiglia al prezzo per nuclei dai 3 componenti in su , al prezzo “salva città” di 4 euro sempre giornaliero. I costi sarebbero supportati dall’acquisto di nuovi utenti e da una seria lotta contro i portoghesi che come ben sappiamo non esistono solo in altre città (vedi Roma o Napoli).”

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