Perquisizioni anche in Bergamasca nel corso dell’operazione sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi, una vasta area in Campania, tra le province di Napoli e Caserta, che ha portato a 14 arresti.
Sono bene 250 le tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente e sotterrati nelle due cave di Giugliano, che hanno portato all’emissione di 18 misure cautelari, di cui 14 domiciliari e 4 obblighi di dimora.
Sono state inoltre sequestrate le due cave di Giugliano e vari stabilimenti. Ma questa volta le perquisizioni non si sono fermate al Napoletano, ma sono state estese a molte regioni italiane tra cui la Sicilia (Catania, Isola delle Femmine) la Puglia (Foggia) e la Lombardia (Bergamo).
I rifiuti sotterrati nelle cave di Giugliano provenivano da tutta Italia. Il reato contestato agli indagati è quello di traffico di rifiuti in concorso.
L’area interessata all’illecito smaltimento è compresa tra i comuni di Quarto, Bacoli e Giugliano, nel Napoletano, area ricadente all’interno della cosiddetta Terra dei Fuochi.
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