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Tra la gente

Bergamo, i giovani chiedono più iniziative e maggiore sicurezza in città

Cosa ne pensano gli studenti bergamaschi dei principali luoghi di aggregazione della città? Si sentono sicuri? Lo abbiamo chiesto a loro all'uscita dalle scuole.

Quali luoghi frequentano gli adolescenti bergamaschi? E in questi luoghi, si sentono al sicuro? Purtroppo gli ultimi episodi di cronaca, che raccontano di episodi fastidiosi o di aggressioni, sembrano non lasciarli molto tranquilli, soprattutto le ragazze.

I luoghi più frequentati risultano sicuramente il centro città, Città Alta e gli oratori, perché, come ci raccontano le quindicenni Gabriella, Alice, Annalisa e Cristina del Mamoli “sono un buon punto d’incontro per uscire con gli amici, divertirsi e contemporaneamente fare nuove conoscenze”.

D’estate guadagnano punti i grandi parchi cittadini come la Trucca e la Fara e gli spazi giovanili del Polaresco e dell’Edoné soprattutto per le loro iniziative accattivanti, “Ultimamente ho seguito una rassegna musicale molto interessante all’Edoné” dice Giovanni, 18 anni del liceo Lussana, e per la loro sicurezza “Vado in questi luoghi perché sono centrali, facilmente raggiungibili ma soprattutto sicuri” aggiunge Emma, 17 anni del liceo Sarpi.

Simile il pensiero di Alberto, 19 anni, del liceo Lussana, che afferma: “Mi sento abbastanza sicuro anche a camminare da solo la sera, ma sono un ragazzo, probabilmente questo discorso non varrebbe per una ragazza”.

Le opinioni dei ragazzi bergamaschi sono tuttavia molto contrastanti fra loro, alcuni si sentono piuttosto sicuri come Annalisa, 16 anni, che dice: “Vedo sempre la polizia in giro, non ho paura”; altri nient’affatto, come Francesca, sedicenne anche lei, che spiega: “Da sola non mi sentirei minimamente sicura”.

Per alcuni le proposte avanzate dal comune di Bergamo riguardo le politiche giovanili sono soddisfacenti, altri, molti, ritengono che siano poche o praticamente inesistenti.

Bergamo è dunque una città attenta o meno ai giovani? Propone veramente delle iniziative che potrebbero invogliarli ad utilizzare il proprio tempo con e per la città? Se sì, i giovani ne sono a conoscenza? I quesiti sono tanti così come i pareri, a voi la risposta.

Alessandro Comi e Adriana Lirathni

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