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A bergamo

In visita alla moglie in carcere, palpeggia poliziotta: condannato

L'episodio risale al 23 marzo 2013: l'uomo si era recato nel carcere di via Gleno per far visita alla moglie con i due figli minorenni

E’ stato condannato a 20 mesi di carcere G.V., 51enne pregiudicato di Vaprio d’Adda, protagonista di un gesto più unico che raro.

Il 23 marzo 2013 l’uomo si era recato nel carcere di via Gleno a Bergamo per far visita alla moglie, detenuta. Con lui i due figli minorenni della coppia. Dopo il saluto alla propria consorte, il 51enne si stava recando verso l’uscita della struttura penitenziaria. Doveva solo ritirare i propri documenti, lasciato come da procedura all’ingresso.

In servizio quel giorno, per controllare chi entra e chi esce, c’era una poliziotta di 27 anni. L’uomo, trovandosela di fronte, ha pensato di allungare la mano e di palpeggiarle le parti intime. Di fronte alla reazione stizzita dell’agente, l’uomo, forse in preda all’alcol, si è messo a ridere e a saltellare.

Un episodio che per la legge è violenza sessuale (che prevede condanne dai 5 ai 10 anni). Tanto che l’uomo è stato condannato dal giudice Vito Di Vita a 1 anno e 8 mesi di carcere. Il pubblico ministero ne aveva chiesti meno, 14, mentre il suo avvocato difensore, Matteo Ciocca, aveva chiesto la riqualificazione del fatto, in molestie.

In virtù dei numerosi precedenti per rissa, furto e rapina, la pena non è stata sospesa: l’uomo finirà in carcere.

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