“Perché la vita è un brivido che vola via”. Hanno risuonato le note di Vasco Rossi al corteo funebre che ha accompagnato l’ultimo saluto ad Alessandro Segreto, il 27enne lecchese vittima dell’incidente avvenuto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 aprile lungo la ex statale di Palazzago.
Con lui quella sera c’era la fidanzata 24enne, residente a Palazzago, rimasta anch’essa seriamente ferita nell’incidente e ancora oggi all’ospedale di Bergamo a causa dei traumi riportati.
Proprio dal Papa Giovanni è giunta a Valmadrera (Lecco), dove abitano i parenti del ragazzo, la salma del 27enne per il funerale celebrato nel pomeriggio di martedì 3 maggio.
Le lacrime dei familiari si sono unite a quelle dei giovani in chiesa. Gli amici hanno preparato anche alcuni cartelloni con le foto di Alessandro insieme al suo inseparabile rottweiler e le citazioni di frasi celebri di Vasco.
Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero di Bergamo, Fabio Pelosi, quella sera Alessandro, a bordo della sua Peugeot 206 intorno alle 2 del mattino ha invaso la corsia opposta e si è schiantato contro il muro di cinta di un’abitazione.
Poco prima aveva spento i fari, per cercare di sfuggire a una pattuglia dei carabinieri che, probabilmente senza accorgersi che erano militari, aveva superato a tutta velocità in un tratto in cui il limite è di 50 all’ora e dove c’è la doppia striscia. Nel terribile schianto Alessandro è morto sul colpo.
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