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La risposta

Profughi alla parrocchia di Santa Lucia, Pd attacca Lega: “Polemiche inutili e dannose”

La Lega Nord attacca, il Pd difende. Non si è fatta attendere la risposta del Partito Democratico cittadino dopo il durissimo attacco sferrato dai consiglieri comunali del Carroccio, Alberto Ribolla e Luisa Pecce, che giovedì hanno alzato un polverone attorno alla notizia dell’arrivo alla parrocchia Santa Lucia di Bergamo di un gruppo di profughi.

Stiamo assistendo nuovamente ad un business legato ai 35 euro che la Caritas riceve ogni giorno dallo Stato, a persona, facendo leva su un punto debole del meccanismo di riconoscimento del titolo di rifugiato che prevede un iter che dura quasi 2 anni e che vede respinte il 95% delle richieste. Nel frattempo gli italiani pagano” avevano attaccato i leghisti.

Ecco la risposta del Pd cittadino, firmata da Massimiliano Serra, capogruppo PD in Consiglio comunale, e da Delia Rielli, segretario Circolo PD 2 (S. Lucia, Loreto, S. paolo e Longuelo).

 

Il volantinaggio di alcuni esponenti della Lega all’uscita della messa domenicale della Chiesa di Santa Lucia e i comunicati stampa dei consiglieri Ribolla e Pecce hanno il solo scopo di ingenerare nei cittadini un diffuso allarme sociale per una presunta invasione “di clandestini” nel quartiere.
Si tratta, invece, della risposta della comunità del quartiere di Santa Lucia all’appello di offrire ospitalità ai rifugiati mediante un meccanismo di accoglienza diffusa, secondo il Protocollo per la gestione dei profughi promosso dal presidente della Provincia Matteo Rossi e dal sindaco Giorgio Gori. Lo scopo del Protocollo è quella di trovare ai rifugiati una sistemazione in alloggi messi a disposizione da privati e associazioni, affiancando una rete che consenta l’integrazione di piccoli gruppi di persone distribuite sul territorio.
Tale accoglienza è giuridicamente e umanamente dovuta in attesa della valutazione dello status di profugo che spetta non ai consiglieri Pecce e Ribolla, che anticipano conclusioni strumentali e non documentate, ma alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale che analizza, valuta e giudica le singole situazioni.
Siamo convinti che il Quartiere di Santa Lucia, a differenza dei due esponenti leghisti, sia animato da un profondo spirito di umanità e solidarietà e voglia alleviare le inumane difficoltà di chi è costretto a fuggire dalla guerra e dalla violenza e lasciare la propria terra.
Quanto alla infamante accusa che esista un business dell’accoglienza e della sofferenza per trarne vantaggi e lucro, sfidiamo chiunque a farsi carico di questo obbligo morale e umanitario e a riuscire a farne un’attività remunerativa.
E’ anche inesatta e frutto di disinformazione l’affermazione di abbandono delle famiglie residenti nel quartiere: le reti sociali, l’amministrazione e i gruppi di volontariato presenti sul territorio hanno da tempo intrapreso in città un importante servizio di aiuto concreto alle persone più fragili e a rischio di esclusione.

Massimiliano Serra, capogruppo PD in Consiglio comunale
Delia Rielli, segretario Circolo PD 2 (S. Lucia, Loreto, S. paolo e Longuelo)

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