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La presentazione

Atalanta, batti il Chievo ed entra nella storia: sarebbe il 55° campionato in A

Per i nerazzurri quello col Chievo è un match-point da salvezza: sarebbe la quinta consecutiva, che permetterebbe ai bergamaschi di disputare il massimo campionato per la 55^ volta, come nessun altra "provinciale"

Dopo il turno infrasettimanale in terra siciliana, l’Atalanta torna all’Atleti Azzurri per affrontare nella gara di domenica il Chievo.

Gli uomini di Maran sono reduci dall’ottima vittoria casalinga, con scorpacciata di gol, ai danni del malcapitato Frosinone e, anche alla luce di questo risultato, occupano meritatamente l’ottavo posto in classifica con 48 punti.

Con la salvezza ormai blindata da tempo, i giocatori clivensi si stanno togliendo diverse soddisfazioni, collezionando prestazioni positive condite da punti importanti.

Se a ciò aggiungiamo che il Chievo rappresenta da sempre la bestia nera dell’Atalanta (andate a rivedere i precedenti), ecco che la partita che attende gli uomini di Reja si presenta quantomeno complicata.

Anche perché, diciamolo chiaramente, la Dea vista a Palermo non può per nulla essere definita bella di sera, anzi, e qui magari vado controcorrente visto quanto ho letto in questi giorni, ma personalmente ritengo siano stati più gli aspetti negativi che quelli positivi. Qualche esempio? Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio (in questo caso consiglio un paio di occhiali), si è avuta la conferma che Bellini non può più giocare. Onore al capitano nerazzurro, ma il Bello ha ormai fatto il suo tempo ed è a mio avviso assurdo che Reja, in caso di necessità, continui ad affidarsi a lui preferendolo ad altri (mercoledi Conti, vista l’indisponibilità di Masiello).

Altro aspetto negativo è l’assenza di continuità: la squadra alterna prestazioni di alto livello (Milan, Roma) ad altre in cui sembra irriconoscibile, molle, svogliata. Mercoledì sera, dopo essere andata sotto per una sciocchezza di Bellini, la squadra ha anche reagito bene, ma bisogna essere più cinici: una partita così andava vinta, punto e basta.

Volendo trovare un aspetto positivo citerei la seconda buona prova consecutiva di Freuler: lo svizzerino, quasi per nulla impiegato fino ad ora, ha dimostrato nelle due ultime gare giocate che Sartori ha visto bene nell’acquistarlo e credo che potrà tornare molto utile alla causa nerazzurra, non solo nel prosieguo della stagione ma anche nelle prossime.

In ogni caso delle due squadre che si affronteranno domenica, l’unica che ha ancora qualcosa da chiedere al campionato è proprio la nostra formazione, visto che la salvezza, pur essendo davvero vicina, non è ancora raggiunta. A quattro giornate dal termine però una vittoria dell’Atalanta significherebbe davvero mettere la permanenza in serie A in cassaforte.

Il tecnico nerazzurro verosimilmente si affiderà al 4-3-3. In difesa sarà di nuovo disponibile Masiello dopo aver scontato la squalifica, ma la non bella prova contro la Roma potrebbe portare Reja a valutare se utilizzare Conti. Conferma invece per Paletta, Toloi e Dramè. A centrocampo De Roon dovrebbe essere affiancato da Cigarini e dal rientrante Kurtic. Davanti sicuro l’impiego per Borriello (a segno anche a Palermo) e Gomez, mentre a formare il tridente sarà uno tra Diamanti e D’Alessandro. Indisponibile Pinilla ormai fino a fine stagione. Attenzione che quasi tutti gli attaccanti nerazzurri sono diffidati (Borriello, Diamanti, Gomez). Questa la probabile formazione iniziale: Sportiello; Masiello, Paletta, Toloi, Dramé; Kurtic, De Roon, Cigarini; Diamanti, Borriello, Gomez.

Mister Maran opterà presumibilmente per il suo canonico 4-3-1-2. Da monitorare le condizioni di Castro e Hetemaj, usciti acciaccati dal match contro il Frosinone, probabile solo l’utilizzo del secondo. Conferma per Rigoni in mezzo al campo. Arruolabili Cacciatore e Meggiorini che ritrovano posto dall’inizio. Ecco quindi l’undici di partenza: Bizzarri; Cacciatore, Cesar, Spolli, Gobbi; Hetemaj, Rigoni, Pinzi; Birsa; Floro Flores, Meggiorini.

Diversi gli ex nelle file delle due squadre: in maglia gialloblu il serbo Radovanovic, due campionati a Bergamo con 30 presenze senza alcun gol. Con la casacca nerazzurra sono 2 i giocatori che hanno precedentemente vestito quella del Chievo: l’assente Pinilla, che ha giocato a Verona nella stagione 2003-’04 collezionando solo 6 presenze senza nessuna rete e Boukary Dramè che nelle tre stagioni disputate in gialloblu è sceso in campo per 66 volte senza mai segnare.

Atalanta e Chievo si sono affrontate a Bergamo 10 volte, per 3 volte ha vinto il Chievo, per 5 volte la Dea e solo due volte le squadre si sono divise la posta.

L’ultimo pareggio risale allo scorso campionato quando la partita finì 1-1 per effetto del vantaggio nerazzurro di Zappacosta e del pareggio in extremis di Lazarevic su una punizione dubbia visto che il fallo di Bellini su Pellissier (che costò al capitano atalantino il secondo giallo in 3 minuti e l’espulsione) era discutibile, e c’era anche il sospetto di un fuorigioco in partenza da parte dell’attaccante veronese.

L’ultima vittoria gialloblu è datata 21 febbraio 2010 e l’1-0 in favore dei clivensi porta la firma di Pellisier (al termine di quella stagione la Dea retrocesse in serie B).

L’ultima vittoria nerazzurra è invece della stagione 2013-’14 allorchè gli uomini di Colantuono superarono gli avversari per 2-1 con reti di Carmona, pareggio di Dainelli e gol finale di Cigarini a 5 minuti dal termine.

Nella gara d’andata disputata a dicembre al Bentegodi, il Chievo vinse per 1-0 con un gol di Birsa a un quarto d’ora dal termine e con la Dea che finì la partita in 9 per le ingenue espulsioni di Cherubin e Kurtic.

L’auspicio è che il Chievo abbia la pancia piena e che la Dea eviti di buttare al vento questo match-point che significherebbe quinta salvezza consecutiva e 55^ stagione in serie A il prossimo anno. Forza e coraggio.

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