Un altro passo verso la salvezza. Neppure troppo piccolo, se si calcola che con il pareggio a Palermo il vantaggio dell’Atalanta sulla terz’ultima sale a 9 punti.
Gli uomini di Reja ottengono dunque quanto cercato col minimo sforzo, sfiorando anche una vittoria che forse, per quanto visto in campo, sarebbe stata un po’ troppo.
Nel caos più totale, il Palermo è invece riuscito a strappare un punto che gli serve a gran poco: con i nerazzurri la vittoria era d’obbligo per la formazione di Ballardini, rimasta così in penultima posizione e a un passo dalla drammatica (sportivamente parlando) retrocessione.
La cronaca. Pronti-via e Bellini, saltando in modo scomposto dopo 50″, colpisce la palla con la mano e regala a Vazquez il calcio di rigore dell’1-0.
Al 10′, Stuna ritorno il regalo all’Atalanta: fallaccio inutile su Gomez in area e massima punizione che Borriello, freddissimo, non sbaglia. 1-1 e palla al centro.
La gara si fa lenta e noiosa, col Palermo incapace di accelerare e l’Atalanta in grado di amministrare senza problemi.
A inizio ripresa, al 10′, i nerazzurri passano a sorpresa in vantaggio con il colpo di testa di un Paletta solissimo in area avversaria, su punizione di Cigarini.
Solo allora gli uomini di Ballardini si svegliano e assaltano la porta di Sportiello, bravissimo in tre differenti occasioni. Poi, al 31′, il gol del pareggio di Struna, abile a risolvere in rete una mischia nata davanti al portierone bergamasco.
Finisce così 2-2: pareggio che fa sorridere l’Atalanta, ormai in attesa solo della matematica certezza della permanenza in A.
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