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La protesta

Sciopero e corteo all’Italcementi, il sindaco Gori incontra i lavoratori fotogallery

Dipendenti Italcementi in sciopero con corteo in centro città per sensibilizzare Bergamo e mostrare la loro preoccupazione per il futuro. Un grido d'allarme che ha scosso sindacati, politici, anche il sindaco Giorgio Gori che ha voluto incontrarli.

Dipendenti Italcementi in sciopero con corteo in centro città per sensibilizzare Bergamo e mostrare la loro preoccupazione per il futuro. Un  grido d’allarme che ha scosso sindacati, politici, anche il sindaco Giorgio Gori che ha voluto incontrarli.

“L’assenza di chiarezza sul futuro di Italcementi è preoccupante e rende necessario un intervento da parte del governo per salvaguardare il patrimonio industriale e occupazionale del gruppo. Chiediamo alla ministra Guidi di incontrare le organizzazioni sindacali e di sollecitare alla nuova proprietà l’avvio di un confronto in merito alle prospettive dei siti produttivi, della direzione centrale e del centro di ricerca Italcementi”. E’ la richiesta firmata dai parlamentari bergamaschi del Partito Democratico: Antonio Misiani, Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Beppe Guerini.

Una posizione che arriva nel giorno dello sciopero indetto dai sindacati contro l’azienda che ha annullato l’incontro previsto per la giornata di lunedì 21 marzo. Proprio per questo motivo, i dipendenti hanno proclamato uno sciopero e nel pomeriggio di lunedì 21 marzo hanno organizzato un corteo che dalla sede di Italcementi, in via Camozzi, si è snodato per la città fino alla sede della Regione Lombardia, dove i sindacati hanno incontrato i consiglieri regionali: Mario Barboni (Pd) e Dario Violi (M5S), il presidente della Provincia Matteo Rossi e all’onorevole Antonio Misiani (Pd). Infine il gruppo di sindacalisti è stato ricevuto a Palazzo Frizzoni dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Protesta Italcementi

L’Assemblea dei Sindaci dell’ottobre scorso ha manifestato vicinanza e condivisione delle ragioni dei lavoratori impegnando la Provincia di Bergamo a seguire l’evoluzione della vicenda. Per questo il presidente Matteo Rossi è nuovamente sceso in piazza a fianco dei lavoratori, e ha comunicato ai sindacati la disponibilità a convocare già settimana prossima una prima riunione del tavolo territoriale con i sindacati e il Comune di Bergamo e successivamente anche  con l’azienda e i rappresentanti istituzionali  per accompagnare e attivare le misure più necessarie.

In situazioni come queste – ha dichiarato Rossi –  è indispensabile che la trasparenza e le informazioni siano condivise in modo sistematico con le organizzazioni sindacali, questo anche al fine di permettere al territorio e agli enti locali di organizzarsi per attivare in tempo percorsi di accompagnamento efficaci. Per questo chiediamo a Renzi, al ministro Guidi e a Maroni di far sentire con forza la voce dell’Italia e della Lombardia già nelle prossime ore. Questa non è solo una vertenza sindacale, ma riguarda tutto il territorio, proprio per questo da parte delle istituzioni locali non ci dev’essere alcun timore reverenziale nel porre domande e pretendere risposte e investimenti, scegliendo chiaramente di stare dalla parte dei lavoratori. Dietro ai numeri e ai processi di aggregazione ci sono più di mille famiglie lombarde che chiedono certezze”.

Protesta Italcementi

“Non è la prima volta che chiediamo attenzione alla Giunta sul caso Italcementi – ha affermato il consigliere Pd Mario Barboni – . A novembre avevamo presentato un’interrogazione, a seguito della quale il sottosegretario Fermi aveva assicurato la massima vigilanza nel comprendere gli impatti di rilancio industriale e i rischi sui livelli occupazionali che un così importante processo di trasformazione del mercato avrebbe portato con sé. Ma poi, nonostante l’impegno preso con l’approvazione della delibera del 16 novembre, niente è stato fatto”. La presentazione del piano industriale sarebbe il 31 marzo 2016, perciò per un’azione incisiva c’è da correre. “Chiediamo conto dell’impegno preso nella delibera di novembre e comunque chiediamo al presidente Maroni di intervenire presso il Governo per convocare un tavolo e favorire un intervento diretto del ministero prima della fine del mese, quando potrebbe essere troppo tardi”.

Protesta Italcementi

“Sono giorni decisivi perché il 31 marzo HeidelbergCement comunicherà la struttura organizzativa del nuovo Gruppo a livello internazionalehanno spiegato Ivan Comotti e Luciana Fratus della Fillea-Cgil, Armando Busnelli e Danilo Mazzola di Filca-Cisl e Giuseppe Mancin per Feneal-Uil di Bergamo. “Insieme ai lavoratori, alle RSU e alla RSA chiediamo all’amministratore delegato di HeidelbergCement Bernd Scheifele di confrontarsi con il Governo italiano e le altre istituzioni, con il Coordinamento nazionale delle RSU e le organizzazioni sindacali nazionali prima di decidere l’integrazione delle funzioni tra i due Gruppi e di conseguenza prima di definire lo spostamento delle professionalità e delle competenze da Bergamo alla cittadina di Heidelberg”.

“L’assenza di iniziativa delle istituzioni in questi mesi non ha certo favorito il corretto e necessario confronto tra le parti” continuano i sindacalisti. “Se non si agisce subito, il rischio che si corre è di intervenire dopo la comunicazione della nuova struttura del Gruppo, con la sola possibilità di gestire le inevitabili conseguenze negative. Dalla parte del lavoro si sceglie di stare anche svolgendo un ruolo propositivo e non passivo. L’atto ostile contro i lavoratori consumato dalla direzione di Italcementi spa che oggi ha sospeso l’incontro regionale e territoriale fissato per fare il punto della situazione occupazionale e produttiva degli stabilimenti di Calusco D’Adda e Rezzato e della sede centrale, mostra per l’ennesima volta il fatto che l’azienda non voglia confrontarsi sull’imminente futuro”.

sciopero italcementi

IL SINDACO GIORGIO GORI: SONO VICINO AI LAVORATORI 

“Il Comune di Bergamo è vicino ai lavoratori di Italcementi, impegnato con le altre istituzioni del territorio e con le rappresentanze parlamentari a promuovere un’efficace interlocuzione tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la nuova proprietà tedesca” così il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha dichiarato a seguito dell’odierno incontro con la rappresentanza dei lavoratori di Italcementi a Palazzo Frizzoni.
“Consideriamo prioritaria – ha proseguito Gori – la tutela delle competenze presenti all’interno di Italcementi, nonché il patrimonio di ricerca e innovazione volto al costante miglioramento del prodotto. Riteniamo vada fatto ogni sforzo per limitare al massimo il numero dei possibili esuberi  e per accompagnare ogni lavoratore in uscita con misure di tutela e di riqualificazione. Su quest’ultimo fronte, il Comune – unitamente alla Provincia e alla Regione – è disponibile a studiare da subito i percorsi più efficaci, ricercando il coinvolgimento e la responsabilizzazione di Italcementi.”

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